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Garanti salomonici: solo un rimprovero agli ex Reggenti

da Redazione

Capitani Reggenti - Ugolini Zafferani ottobre 2010_OK

Come Salomone, i Garanti di San Marino emettono un provvedimento di censura morale nei confronti dell’ex Reggenza, ma nessuna delegittimazione del Presidente di Banca Centrale, Renato Clarizia.

Capitani Reggenti - Ugolini Zafferani ottobre 2010_OKSAN MARINO –  Provvedimento nei confronti della ex Reggenza, ma nessuna influenza sulla contestata decisione che adottarono. Un verdetto salomonico, possiamo ben dire, per il Collegio Garanti che ha deciso di limitarsi ad un rimprovero morale nei confronti degli ex Capi di Stato Gianfranco Ugolini e Andrea Zafferani, che avrebbero potuto giungere ad una decisione più “cauta e prudente” nella gestione della nomina a Presidente di Banca Centrale di Renato Clarizia, tuttora in carica. In sostanza, secondo i Garanti, i Reggenti hanno gestito la patata bollente in maniera un po’ troppo veemente, senza ricercare una soluzione maggiormente condivisa (tra maggioranza e opposizione) tanto da dribblare ogni possibile dubbio di imparzialità. Accolta dunque ma in tono soft l’istanza di Sindacato. Nel provvedimento i Garanti sostengono che “pur ritenendo sussistenti alcuni profili di addebiti da imputare a Ugolini e Zafferani, si configura una forma di responsabilità istituzionale, ma attenuata, in considerazione di taluni aspetti di opinabilità che oggettivamente devono riconoscersi circa la valutazione interpretativa sull’ esito della votazione”.

La censura morale – provvedimento già adottato nel 1996 nei confronti del Reggente Gasperoni (l’altro Reggente, Pietro Bugli, venne condannato all’interdizione dai pubblici uffici e fu costretto a dimettersi da membro del Consiglio Grande e Generale), non va tuttavia ad inficiare il ruolo e la posizione di Renato Clarizia, e in un periodo in cui Banca Centrale necessita del massimo appoggio e della totale fiducia e autorevolezza, questa è sicuramente una buona notizia. “La Pronuncia odierna” è infatti scritto ancora nel provvedimento, “non incide sulla validità ed efficacia della nomina di Renato Clarizia, che resta pienamente valida ed operante”.

 

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