Home NotizieSan Marino San Marino, rapporto FMI: più libertà  al mercato del lavoro

San Marino, rapporto FMI: più libertà  al mercato del lavoro

da Redazione

Si è conclusa la missione di valutazione sullo stato dell’economia sammarinese da parte degli esperti del Fondo Monetario Internazionale impegnati in questi giorni in una fitta serie di colloqui con le Autorità di Governo, i responsabili dell’economia e della finanza e le parti sociali.

Si è conclusa la missione di valutazione sullo stato dell’economia sammarinese da parte degli esperti del Fondo Monetario Internazionale impegnati in questi giorni in una fitta serie di colloqui con le Autorità di Governo, i responsabili dell’economia e della finanza e le parti sociali. Il rapporto evidenzia che permangono dei rischi sulla redditività del sistema finanziario e sull’occupazione dovuti sia al difficile rapporto con l’Italia, sia alla previsione di scarsa crescita della stessa economia italiana. Nella dichiarazione conclusiva si sottolinea che la Repubblica ha subìto, in seguito alla crisi economica globale, un lungo periodo di recessione e che sta cercando di sviluppare un nuovo modello di business incrementando la flessibilità dell’economia. La previsione economica mette in luce le numerose incertezze che permangono, ma ipotizza l’avvicinarsi della fine del periodo di recessione e la possibilità di una ripresa economica a condizione che vengano normalizzati i rapporti con l’Italia, cui è destinato il 90% delle esportazioni sammarinesi. Si rileva anche il deterioramento della finanza pubblica, dovuto soprattutto alla significativa contrazione delle entrate fiscali nel biennio 2009/2010, esamina i provvedimenti del Governo per ridurre il disavanzo pubblico e evidenzia la necessità di intraprendere riforme a carattere più generale al fine di garantire una strategia efficace di consolidamento finanziario nel medio-termine, come ad esempio l’opportunità e l’importanza della riforma pensionistica. Nel settore finanziario, ancora in fase di adeguamento, l’FMI rileva che San Marino ha rafforzato la normativa, alleggerito il segreto bancario ed elevato le difese nel contrasto al riciclaggio di danaro sporco. Il settore ha registrato una significativa contrazione anche in ragione del recente scudo fiscale italiano e l’FMI vede favorevolmente il potenziamento delle capacità di controllo di Banca Centrale e gli sforzi compiuti per sviluppare ulteriori strumenti volti alla gestione della liquidità dell’intero sistema. L’FMI comunque sottolinea i progressi compiuti da San Marino nell’attuazione delle raccomandazioni della missione del 2009 e invita a proseguire l’opera di rafforzamento dell’autonomia della Banca Centrale stessa. L’FMI sottolinea che le statistiche di contabilità nazionale e i dati di natura fiscale non siano così dettagliati come richiesto in base agli standard internazionali sulle migliori pratiche, e sono disponibili con notevole ritardo. E’ necessario apportare ulteriori migliorie considerando il possesso di dati attendibili elemento fondamentale per poter conseguentemente adottare politiche economiche adeguate. "L’FMI riconosce gli sforzi fatti e il riposizionamento del settore finanziario e l’accresciuta autonomia della Banca Centrale. Il rapporto con l’Italia si coniuga all’interno di un percorso che ricerca il clima di cooperazione", ha affermato il Segretario di Stato Valentini nella conferenza stampa sulla Missione del FMI a Palazzo Begni. "L’FMI riconosce che la strada maestra è la maggiore integrazione con l’economia mondiale", ha sottolineato il Segretario di Stato Arzilli. La delegazione del FMI era composta dal Capo missione Natan Epstein, e da Edda Zoli, Richard Pratt e Phakawa Jesakul.

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