Come volevasi dimostrare. E come ampiamente anticipato da Fixing, il passaggio al digitale terrestre ha provocato tanti disagi ai sammarinesi, soprattutto ai più anziani. Perché questo passaggio così delicato semplicemente non è stato gestito dalle autorità.
SAN MARINO – Come volevasi dimostrare.
E come ampiamente anticipato, annunciato, scritto e pubblicato da Fixing sul nostro settimanale nelle ultime settimane.
Con lo spegnimento del segnale analogico e il passaggio al digitale terrestre, il famoso switch off per cui tutta l’Italia si è mobilitata con mesi di anticipo, la Repubblica di San Marino è rimasta improvvisamente al buio.
In tanti non si sono resi conto fino all’ultimo momento che non avrebbero ricevuto più il segnale televisivo, e che quindi il proprio vecchio apparecchio televisivo sarebbe diventato improvvisamente inutile.
In tanti hanno subito grossi disagi, soprattutto gli anziani.
In tanti si sono resi conto che il passaggio – come anticipato, annunciato, scritto e pubblicato da Fixing – è stato gestito in maniera pessima dallo Stato. Ma forse sarebbe il caso di dire che tale passaggio non è stato affatto gestito, in quanto è mancata qualsiasi informazione in proposito. Fino alla prova dei fatti in nessuna casa del Titano si è potuto sapere se dopo il 2 dicembre, ci sarebbe stato o meno lo switch off, perché una piccola parte del territorio riceve il segnale dalla Regione Marche, e là il digitale terrestre non è ancora arrivato.
Di fatto il problema si pone per tutti perché San Marino Rtv, è già sul digitale. E quindi senza una nuova televisione, o senza il famoso decoder, dal 2 dicembre la televisione di Stato non la si può più vedere.
Per non parlare del problema dello smaltimento dei rifiuti speciali, un’altra questione delicata che è stata trattata con assoluta leggerezza (LEGGI QUI).
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