Home NotizieSan Marino San Marino, trasparenza e autonomia Le richiede l’FMI per BCSM

San Marino, trasparenza e autonomia Le richiede l’FMI per BCSM

da Redazione

Pochi suggerimenti ma assai preziosi. E consigli che più che altro dovrebbero essere interpretati come un vero e proprio diktat, se si guarda da chi arrivano (il Fondo Monetario Internazionale) e se si considera a chi sono rivolti (il malandato sistema finanziario sammarinese).

Pochi suggerimenti ma assai preziosi. E consigli che più che altro dovrebbero essere interpretati come un vero e proprio diktat, se si guarda da chi arrivano (il Fondo Monetario Internazionale) e se si considera a chi sono rivolti (il malandato sistema finanziario sammarinese).
E allora eccole queste raccomandazioni del FMI. Accrescere l’autonomia decisionale, operativa e finanziaria di Banca Centrale di San Marino (Bcsm), creare strumenti che consentano di garantire la necessaria liquidità al sistema, potenziare il personale, introdurre misure prudenziali che contengano l’esposizione delle banche sammarinesi al rischio di liquidità, incoraggiare lo sviluppo di un mercato interbancario sammarinese e rimuovere gli ostacoli giuridici allo scambio di informazioni con controparti estere. Queste poi sono alcune delle raccomandazioni rese note nella relazione di Bcsm sul consuntivo d’attività 2009, che verrà discussa venerdì in Consiglio Grande e generale. Nel novembre 2009 il Fondo Monetario Internazionale ha svolto un’approfondita analisi dell’ordinamento bancario e finanziario sammarinese nell’ambito del Financial Sector Assessment Program (Fsap) e nel giugno di quest’anno il Fmi ha chiesto l’autorizzazione a Bcsm alla pubblicazione del rapporto finale di valutazione.
Tra le raccomandazioni espresse dagli esperti internazionali anche una circa il segreto bancario che – stando al Fmi, si legge nella relazione – non può essere di ostacolo allo scambio di informazioni nell’ambito di gruppi bancari ‘cross border’ sottoposti alla vigilanza consolidata di autorità estere, incentivando così la stipula di accordi di cooperazione con altre autorità di vigilanza. ”Bcsm – riporta la relazione 2009 – ha più volte ribadito la propria disponibilità a firmare tutti i protocolli d’intesa ritenuti necessari per una efficace vigilanza bancaria, tenendo conto sia della proprietà sia dell’operatività transfrontaliera dei soggetti vigilati”. ”Nell’attuale contesto di mercato, sono due i paesi rilevanti ai fini della cooperazione internazionale: la Croazia e l’Italia. Nel primo caso un memorandum d’intesa è già in vigore; nel secondo caso, la controparte italiana è stata invitata a finalizzare un protocollo d’intesa, già definito nel 2009 a livello tecnico”. Infine il Fmi ha suggerito a San Marino di rinegoziare l’accordo monetario con l’Unione Europea e di dotare il Titano di una rete di sicurezza che, in presenza di situazioni di emergenza, permetta di assicurare la permanenza nel sistema europeo dei pagamenti. La relazione conclude dicendo che ”Banca Centrale, con le associazioni di categoria degli intermediari bancari e finanziari, sta prestando la sua collaborazione alle competenti Istituzioni sammarinesi incaricate di condurre i negoziati con l’Unione Europea”.
 

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