Il pallone dei mondiali? Con la sua imprevedibilità porterà a cross più veloci e a più gol da fuori area. E se il portierone azzurro Gigi Buffon lo definisce “indecente”, i fisici dell’Università di Adelaide, che l’hanno studiato al microscopio, assicurano: lo Jabulani – questo il suo nome – farà cose imprevedibili. Ma non sarebbe più giusto chiedere questo agli strapagati calciatori che ad un pallone da calcio?
Alle polemiche sull’adozione del pallone Jabulani negli imminenti mondiali di calcio in Sudafrica e sulla sua aerodinamica, si uniscono i fisici dell’università di Adelaide in Australia, aggiungendo peso ai timori già manifestati da alcuni portieri, come l’azzurro Gigi Buffon, che lo ha definito ‘indecente”. ”Sappiamo che i portieri trovano lo Jabulani ingannevole e imprevedibile, e questo non ci sorprende”, dichiara il professor Derek Leinweber della Scuola di fisica e chimica dell’ateneo, che ha comparato le caratteristiche aerodinamiche del pallone Teamgeist, usato nei mondiali del 2006, con quelle della nuova sfera formata da 8 pannelli termosaldati con superficie mini-corrugata: una tecnologia detta ‘grip and groove’ che secondo la Adidas consentirebbe una miglior precisione nei tiri e nel controllo della palla. ”Lo Jabulani presenta una rotondità quasi perfetta ed è disegnato per avere tutta la turbolenza attorno a sé. Viaggerà verso il portiere con più velocità, più effetto e più potenza, farà molte cose in maniera differente da quello che normalmente ci si aspetta”, ha detto il fisico al quotidiano The Australian. La sua velocità e la tendenza a deviare improvvisamente faranno sì che entrerà in rete un numero maggiore di tiri da lontano. I cross in area di rigore viaggeranno più veloci, privando i portieri di preziose frazioni di secondo per parare i tiri di testa, aggiunge. Quando si tratterà di ‘tagli alla Beckham’, tuttavia, non è stata osservata alcuna differenza discernibile fra Jabulani e Teamgeist.
