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King Carlo Ancelotti: Il calcio inglese è il più bello

da Redazione

È un esempio lampante dell’Italia (calcistica) da esportazione. Claudio Ancelotti, alla prima volta da allenatore all’estero, è subito diventato King Claudio. Con il suo Chelsea ha conquistato lo scudetto britannico, il quarto per la squadra londinese. E oggi Carletto racconta, a Repubblica, perché per lui il calcio inglese è il più bello del mondo.

"A Londra mi sento a casa, questione di atmosfera intorno alle partite, di assenza di pressione, di coinvolgimento della gente. Secondo me è il migliore calcio del mondo”. Parola di Carlo Ancelotti, che in un’intervista a La Repubblica, racconta le sue sensazioni dopo la vittoria del quarto titolo nazionale per il Chelsea. Alla sua prima esperienza da tecnico fuori dai confini della patria. L’allenatore delinea subito le differenze del calcio italiano e quello inglese. In primo luogo, l’aggettivo ”vecchio”, in Inghilterra viene usato più correttamente. ”Il capitato Terry è ‘old’ – afferma Ancelotti – lui che non ha ancora 30 anni, nel senso che è cresciuto nell’accademia del club” ma in sostanza, ammette che il Chelsea è più giovane del suo Milan (non che ci voglia molto). Rispetto agli acquisti fatti dal club, Ancelotti difende le posizioni: ”è una società sana – sottolinea – senza debiti, può investire. Solo che non investe tanto per farlo. Ci sono giocatori del settore giovanile già pronti, la prima cosa che faremo sarà promuoverli” ed esclude l’acquisto di Pato, lui, ”il Milan se lo tiene”. Quanto ai rossoneri, Ancelotti afferma che Leonardo ”ha gestito la situazione con buonsenso” ed esclude che le critiche di Berlusconi siano state il motivo del suo abbandono. ”Credo che il suo sia stato uno sfogo mediatico”. Un’altra differenza tra il calcio inglese e quello italiano, per Ancelotti, sta nelle polemiche: ”se facessi polemica qui dopo la partita mi guarderebbero come un marziano – dice – Spero che l’Italia possa raggiungere lo stesso grado di cultura sportiva”.

 

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