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E’ morto Raimondo Vianello Grande protagonista del piccolo schermo

da Redazione

E’ morto Raimondo Vianello. L’attore e conduttore televisivo avrebbe compiuto 88 anni il 7 maggio prossimo. Con lui scompare una storica figura della tv italiana: assieme alla moglie Sandra Mondaini è stato tra i grandi protagonisti del piccolo schermo.

E’ morto Raimondo Vianello. L’attore e conduttore televisivo avrebbe compiuto 88 anni il 7 maggio prossimo. Con lui scompare una storica figura della tv italiana: assieme alla moglie Sandra Mondaini è stato tra i grandi protagonisti del piccolo schermo.

Raimondo Vianello era un simbolo dell’Italia. Intelligente e mai volgare, ha portato per mano la televisione e il mondo dello spettacolo per buona parte della sua storia.

Vianello ha composto non una bensì due coppie celebri del varietà: quella con la moglie Sandra Mondaini, con cui era sposato dal lontano 1962 e con cui ha condiviso spettacoli televisivi da prima serata e sit-com, e quella con Ugo Tognazzi, un altro principe della risata, con il quale scoprì la televisione con lo spettacolo "Un due tre", sempre negli anni Sessanta.

Nell’ultimo ventennio è stato uno dei simboli indiscussi di Mediaset.


IL RICORDO DI UNA LUNGA CARRIERA
Raimondo Vianello, Mike Bongiorno, Ugo Tognazzi, Walter Chiari. Se volete potete aggiungere qualcuno alla lista, ma tra i padri fondatori del varietà italiano sicuramente non potete togliere nessuno di questi, e in particolare Raimondo Vianello.
Laureato giurisprudenza, una possibile carriera da diplomatico come obiettivo di gioventù, la grande passione sportiva che caratterizzerà tutta la sua vita.
Nel 1945, ricordano le cronache, venne detenuto nel campo di concentramento alleato di Coltano, a seguito della sua adesione alla Repubblica Sociale Italiana. Era in buona compagnia: il poeta americano Ezra Pound, gli attori Walter Chiari, Enrico Maria Salerno, l’olimpionico di marcia Giuseppe Dordoni, il giornalista Enrico Ameri, il regista Luciano Salce ed il politico Mirko Tremaglia, come ricorda l’Ansa.
Nel dopoguerra il debutto a teatro, con Garinei e Giovannini nel ruolo di pigmalioni.
Il debutto nel mondo dello spettacolo è con il loro ‘Cantachiaro N° 2’. Ed è subito successo, grazie al suo umorismo elegante, quasi distaccato, senza cadute di gusto. Come spalla (di Wanda Osiris, Macario, Carlo Dapporto, Gino Bramieri) e come protagonista.
Assieme a Ugo Tognazzi negli anni Cinquanta firma il programma di successo ‘Un, due, tre’, e gira numerosi film. Nel 1959 conosce Sandra Mondaini e la sua vita, quella sentimentale ma anche artistica, si trasforma. Insieme formeranno una coppia inossidabile, anzi LA coppia della televisione italiana e del mondo dello spettacolo.
Non avranno figli, ricorda sempre l’Ansa, ma insieme adotteranno un’intera famiglia di filippini. Nel 1982 il grande salto, a Mediaset: Fininvest era agli albori, il loro contratto in esclusiva contribuì al successo della televisione. E poi alzi la mano chi non ha visto almeno una puntata di casa Vianello, una delle sit-com che hanno fatto la storia della televisione italiana. Chi non ha sorriso almeno una volta con la gag di Sandra e Raimondo assieme a letto, con lui che legge il giornale sotto le coperte malgrado il disturbo e le lamentele di lei.
Dicevamo di Raimondo Vianello sportivo. Non è un caso che nel 1992 Italia Uno gli affidò la conduzione di Pressing, trasmissione simbolo di commento al campionato di calcio. Lo condurrà per otto stagioni, che lasciarono il segno. Ovviamente. Nel 2008 la sua ultima grande apparizione in tv: alla Rai, eccezionalmente – ma come poteva Mediaset non dargli il consenso? – per condurre il Festival di Sanremo.

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