Home categorieCultura Addio al misterioso Salinger l’autore de “Il giovane Holden”

Addio al misterioso Salinger l’autore de “Il giovane Holden”

da Redazione

Si è spento alla veneranda età di 91 anni, lo scrittore Jerome David Salinger. L’autore americano, noto in tutto il globo per il capolavoro “Il giovane Holden”, si è spento per cause naturali nella sua casa di Cornish, nel New Hampshire. L’annuncio è stato dato dal figlio Matt, e confermato dall’agente di Salinger.

Il mondo della letteratura piange uno dei suoi più famosi e controversi protagonisti. J.D. Salinger, autore del celeberrimo “Il giovane Holden”, è morto nella sua abitazione di Cornish, nel New Hampshire, dopo aver da poco compiuto 91 anni. Lo scrittore americano, ebreo di origini polacche, che non ha pubblicato più niente dal lontano 1965, non appariva in pubblico e non rilasciava interviste da quasi mezzo secolo. Questo suo esilio voluto, ha contribuito ad accrescerne la fama e il mistero. Il suo libro più famoso, e che lo ha glorificato a livello planetario, è senza ombra di dubbio “Il giovane Holden”, “The Catcher in the Rye” il titolo originale, che ha venduto oltre 60 milioni di copie. Il libro uscì nel 1951, fu il suo primo romanzo, e racconta la memorabile settimana di passioni pulsanti e forsennate illuminazioni vissuta dal diciassettenne Holden Caulfield, nella New York del secondo dopoguerra. L’opera affronta temi quali alienazione, innocenza e fantasia di un giovane americano alle prese con un mondo a lui estraneo, che deve fare i conti con il terrore e l’incontrollabile entusiasmo di dover vivere. Proprio per questo milioni di ragazzi hanno letto, e leggono, l’opera di Salinger immedesimandosi con il protagonista del libro. Jerome David Salinger era nato a Manhattan il primo gennaio 1919, figlio di Sol Salinger, imprenditore nel campo del commercio di carni, e di Marie Jillich. Dopo aver abbandonato gli studi universitari entra nell’azienda di famiglia, e nel 1937 si trasferisce per affari a Vienna. Essendo ebreo e quindi nel mirino della campagna anti semita nazista, riesce a trarsi in salvo poco prima dell’occupazione tedesca e ritorna negli Usa. Si iscrive a un corso di scrittura della Columbia University, e nel 1940 pubblica il suo primo racconto. Nel 1942 si arruola nell’esercito a stelle e strisce e viene inviato nel Vecchio Continente dove partecipa allo sbarco ad Utah Beach nel D-Day e alla battaglia delle Ardenne. Successivamente entra a far parte del controspionaggio, viene scoperto, arrestato e spedito in un lager tedesco. Riesce a sopravvivere e una volta rientrato in patria incomincia a collaborare con il New Yorker. Nel 1948 pubblica “Un giorno perfetto per i pesci banana”, pubblicato dal New Yorker e subito salutato dalla critica come un piccolo capolavoro. Tre anni dopo scrive “Il giovane Holden”. Ottiene grande successo anche questo libro, ma proprio a causa del successo ottenuto con il romanzo d’esordio, Salinger inizia a soffrire di un’idiosincrasia per la popolarità e la visibilità. Infatti nel 1953 lascia la Grande Mela per trasferirsi nel piccolissimo paese di Cornish, e nello stesso anno diede alle stampe l’antologia “Nove racconti”.
Poi un silenzio di quasi un decennio, fino al 1961 quando scrisse il bellissimo “Franny e Zooey”, poi due anni più tardi, quello che forse rimane il suo vero capolavoro, “Alzate l’architrave, carpentieri e Seymour”. Per rendere omaggio al grande Salinger, il settimanale New Yorker ha messo on-line i 13 racconti, che dal 1946 al 1965 furono pubblicati sulle sue pagine.
 

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