“Imprenditori di successo vedono il loro nome accostato a falliti e uruguaiani”. Il disappunto di Asset Banca i cui clienti hanno regolarmente aderito allo scudo fiscale. La nota ufficiale di Asset.
SAN MARINO – Imprenditori di successo vedono il loro nome accostato a falliti e uruguaiani – il disappunto di Asset Banca i cui clienti hanno regolarmente aderito allo scudo fiscale.
Ecco, integrale, la nota ufficiale di Asset.
Ieri sulle pagine del Corriere della Sera è apparso un articolo a firma di Mario Gerevini dal quale, tra le altre, emergono alcune informazioni riservate riguardanti anche azionisti di Asset Banca. A questo proposito si vuole chiarire che le posizioni degli azionisti di Asset Banca indicati nelle pagine del quotidiano sono diametralmente opposte ad altre che figurano nel medesimo articolo. Si vanno infatti ad accostare nomi di imprenditori di successo che hanno aderito allo scudo fiscale a nomi di falliti e uruguaiani che nulla hanno a che fare con i primi. E che soprattutto non hanno mai avuto alcun rapporto con Asset Banca. Con la conseguenza di mettere tutti all’interno dello stesso calderone: posizioni regolari e eventuali irregolarità. In un passaggio, riferendosi ad Asset Banca, viene usato il termine di socio occulto per definire chi ha scudato confidando nella certezza del diritto, provvedendo a regolarizzare la propria posizione con la garanzia di mantenere anche la riservatezza. Al contrario, non solo all’interno delle fiduciarie non è stata tutelata la riservatezza, ma la volontà di chi ha inteso regolarizzare la propria posizione è stata raccontata nel contesto di irregolarità gravissime e fatti illeciti compiuti da altri imprenditori anche falliti. Si comprende che un giornale come il Corriere della Sera abbia effettivamente poco spazio per raccontare nel dettaglio vicende completamente differenti che riguardano lo stesso luogo, in questo caso San Marino. Rimane però il disappunto conseguente alla consapevolezza che, a dispetto delle garanzie poste dalla legge, informazioni riservate di posizioni regolarizzate seguitino ad approdare nelle redazioni di giornali importanti come quella del Corriere della Sera.
