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Il mercato del lavoro: confronto con Italia e UE

da Daniele Bartolucci

Diritto del lavoro, cosa accade in Europa e come potrebbe svilupparsi sul Titano? A questa domanda si è cercato di rispondere nel convegno dell’Università di San Marino, organizzato il 19 luglio, in cui è avvenuta la presentazione di una ricerca commissionata proprio all’Ateneo dalla Segreteria di Stato per il Lavoro. Ricerca che, come noto, è alla base anche della bozza di riforma del mercato del lavoro che è stata presentata nei giorni scorsi alle parti economiche e sindacali. Quali elementi stanno caratterizzando il mercato e il diritto del lavoro in Europa, e in quale modo potrebbero influenzare le eventuali misure stabilite a riguardo sul Titano? Queste le domande al centro dell’incontro di studio dal titolo “Le regole del lavoro tra Unione Europea, Italia, San Marino e altri piccoli Stati europei”, promosso da Paolo Pascucci, direttore dell’Istituto Giuridico Sammarinese. Insieme a Pascucci, sono intervenuti i quattro accademici che l’hanno supportato nelle ricerche: Luciano Angelini, Angelo Delogu, Chiara Lazzari e Marica De Angelis. Mentre le conclusioni, sono state lasciate al Segretario di Stato per il Lavoro, Teodoro Lonfernini, che ha spiegato come “lo studio comparato, richiesto all’Università degli Studi della Repubblica di San Marino e presentato al pubblico questa mattina n, ha l’obiettivo di andare a individuare come viene trattata la materia del lavoro in altri stati europei il più possibile riconducibili al contesto sammarinese al fine di andare a individuare le buone pratiche (best practices) e soprattutto le direzioni più innovative, con l’obiettivo di una visione a lungo termine. Tale incontro è uno dei passaggi fondamentali del progetto di riforma del Mercato del Lavoro che la mia Segreteria, il Governo e l’intera maggioranza ritengono uno degli obiettivi fondamentali e strategici di questa legislatura. Abbiamo una grande sfida di fronte, dobbiamo innanzitutto portare a termine il primo progetto di legge in corso Riforma delle norme relative all’occupazione, trovando un punto di incontro sugli aspetti considerati più sensibili, come il mercato del lavoro e i meccanismi di protezione dell’occupazione interna, la funzione pubblica dell’intermediazione, i rapporti di lavoro subordinato e quelli atipici. E’ giusto iniziare a interrogarsi poi anche su altri grandi temi, come i principi fondamentali e le relazioni industriali, l’uscita dal mondo del lavoro e la revisione degli ammortizzatori sociali che devono essere affrontati con sensibilità, serietà e soprattutto sincerità. L’obiettivo deve essere comune e condiviso: tutelare i lavoratori e chi perde un lavoro da una parte, stimolare la proattività e una nuova educazione al mondo del lavoro sin dai momenti di ricerca dello stesso e prima ancora nella fase di formazione, dall’altra. Ci aspettano grandi impegni e grandi momenti di responsabilità”, ha poi sferzato la platea il Segretario, “con la consapevolezza che riusciremo a superarli solo se tutte le parti protagoniste – politica, sindacati e associazioni – riusciranno ad affrontarle con trasparenza, sapendo cosa va e cosa non va, abbandonando gli interessi di parte, con l’obiettivo comune di una nuova normativa del lavoro moderna e tutelante”.

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