Home categorieCultura Visto per voi al SI Fest 2020: “Erba Vita non si ferma”, il lavoro fotografico di Andrea Primadei

Visto per voi al SI Fest 2020: “Erba Vita non si ferma”, il lavoro fotografico di Andrea Primadei

da Redazione

Il risultato è potente: la decisione dell’artista di utilizzare un b/n poco contrastato produce un effetto quasi onirico, delicato ma allo stesso tempo deciso.

Senza titolo-1

 

di Alessandro Carli

 

SAVIGNANO (FC) – Venendo da Rimini è necessario attraversare dapprima piazza Borghesi e poi, soprattutto, il fiume Rubicone. Palazzo don Baronio (Via Matteotti, 30), al primo piano, ospita “Erba Vita non si ferma”, un lavoro fotografico che porta la firma di Andrea Primadei inserito nella programmazione del SI Fest 2020. Il dipendente dell’azienda sammarinese Erba Vita ha voluto “raccontare”, attraverso le immagini e non le parole – è questa la forza della fotografia, il suo saper comunicare parole senza l’ausilio delle parole così da “arrivare” a ogni spettatore – la quotidianità aziendale nel periodo Covid-19 nascosta agli occhi dei più.

Non semplici ritratti ma un vero “libro” che la scelta del bianco e nero rende ancora più poetico e in parte drammatico: storie di distanziamento, come chiarisce il sottotitolo, di solitudine e paura, ma anche di forza, passione e coraggio di persone che hanno continuato a svolgere le proprie preziose mansioni. Emergono così i momenti dei controlli della temperatura, le mascherine, gli occhi di chi dedica uno sguardo all’obiettivo. Persone comuni, professionisti che si sono fatti “fermare” per l’eternità.

“Durante l’emergenza sanitaria da coronavirus, la nostra azienda Erba Vita è rimasta aperta per continuare a produrre integratori alimentari e gel igienizzante – scrive nell’introduzione Andrea Primadei -. Abbiamo sofferto, abbiamo avuto paura, ci siamo sentiti indifesi, ma ci siamo fatti forza e non ci siamo lasciati sopraffare dall’angoscia. Guanti, distanziamento e mascherine hanno stravolto la nostra dimensione umana, ma abbiamo imparato a comunicare, sorridere e darci conforto”.

Il risultato è potente: la decisione dell’artista di utilizzare un b/n poco contrastato produce un effetto quasi onirico, delicato ma allo stesso tempo deciso: la scelta del formato – abbastanza grade – permette di cogliere i particolari e scansa quell’effetto di “rumore” o di “sgranato”. Nitida è la dedizione di chi è stato immortalato, nitida è la restituzione di quella capacità di “fare” nell’eccezionalità della pandemia.

Tutte le mostre del festival sono a ingresso gratuito e sono visitabili anche il 26 e 27 settembre e il 3 e 4 ottobre 2020.

 

IMG 2385

 

IMG 2387

 

IMG 2389

 

IMG 2390

 

IMG 2393

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento