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Italia: “nasce” finalmente il mestiere di “pasticcere” grazie a Massari

da Redazione

Finalmente anche l’Italia avrà una normativa che riconoscerà i mestieri di pasticcere, chef e artigiano del cibo al pari di quanto avviene già in altri Paesi come ad esempio Francia, Belgio e Spagna.

Questo sarà possibile grazie alla cd “Legge Massari” che, come ha sottolineato il Ministro Lollobrigida nel suo intervento al Sigep di Rimini, prende il nome dal celebre maestro Iginio Massari per riconoscerne a pieno titolo la paternità.

“In Italia non è mai stata coniata ufficialmente la definizione di un mestiere — ha spiegato il Maestro Massari nel corso dell’incontro presso il Salone Internazionale Sigep di Rimini —. C’è una differenza sostanziale tra il professionista e l’artigiano che con l’intelligenza delle mani è in grado di dar vita a prodotti belli e buoni. Questa legge ci equipara ad altre Nazioni, partendo oggi dal cibo, ma con l’auspicio che possa allargarsi man mano a tanti altri mestieri d’eccellenza” . Queste le parole di Iginio Massari.

Anche Paolo Staccoli da tempo insiste e si batte su questo argomento. Ecco le sue parole: “È da molti anni che si dibatte sulla questione, ed è fondamentale esser arrivati a metter un punto fermo perché serve fare chiarezza. Purtroppo in Italia chi vuole aprire una pasticceria lo può fare senza alcun titolo o richiesta particolare, proprio come aprire un qualsiasi altro negozio commerciale. Questo non fa bene alla “salute” del comparto professionale perché il cliente non è garantito dalla qualità che troverà in questa o quella attività artigianale. Esistono locali meravigliosi sotto l’aspetto estetico e di design che però non propongono prodotti di pasticceria all’altezza e viceversa… in alcune piccole botteghe si possono trovare prodotti sublimi realizzati da sapienti mani di veri esperti del dolce. La nuova “Legge Massari” creerà finalmente i “paletti” necessari affinché sia riconosciuta la figura del “pasticcere”. Attendiamo quindi che il Parlamento porti avanti l’iter burocratico e confidiamo di poter legger presto le norme della nuova legge”.

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