Home Notizie del Giorno Commissione Consiliare Affari Interni, 9 Gennaio pomeriggio (report SMNA)

Commissione Consiliare Affari Interni, 9 Gennaio pomeriggio (report SMNA)

da Redazione

Nel pomeriggio i commissari proseguono e concludono l’esame del “Testo unico in materia di associazionismo e volontariato”, presentato dalla Segreteria di Stato per l’Istruzione e la Cultura, con la sua approvazione: 9 infatti sono stati i voti a favore e 7 gli astenuti. L’opposizione, come espresso nelle dichiarazioni di voto, si è astenuta ma i gruppi hanno sottolineato la non contrarietà al provvedimento, giudicato migliorativo rispetto alla legge attuale e hanno apprezzato anche la condivisione di diversi emendamenti in corso di esame. Non si raggiunge però accordo sul relatore unico: sono quindi designati relatore di maggioranza Carlotta Andruccioli, Dml, e relatore di minoranza Giuseppe Maria Morganti di Libera.  Anche il Pdl “Disposizioni in materia di durata ragionevole del processo ed equa riparazione”, presentato dal Segretario di Stato per la Giustizia, Massimo Andrea Ugolini nel corso dei lavori odierni è approvato con 9 voti a favore e 5 astensioni.

La seduta si apre così con l’esame degli ultimi articoli del Testo unico sull’associazionismo, partendo dall’accoglimento dell’emendamento concordato di Libera aggiuntivo dell’ art. 25 bis, che supera il testo presentato dal gruppo in precedenza, sulle funzioni della Consulta.   Successivamente, si apre un dibattito in particolare sull’Articolo 28 “Regime sanzionatorio”, in cui il governo presenta un emendamento sulle sanzioni amministrative – da mille a 2 mila euro- per le associazioni che non ottemperano gli obblighi di legge. I commissari di minoranza giudicano che la stesura dell’articolo dia troppa discrezionalità a dirigenti e funzionari degli uffici pubblici investiti dal compito di giudicare quella che sia una grave o una leggera violazione. In questa direzione va l’emendamento di Rete parzialmente abrogativo all’articolo, presentato da Giovanni Maria Zonzini. “Comprendiamo la ratio del comma 4, finalizzata a non creare penalizzazione per errori formali- spiega Zonzini- tuttavia riteniamo non si possa dare tale potere discrezionale ad un ufficio, ovvero se applicare o meno la sanzione a seconda che ritenga il fatto sia lieve o grave, e in quest’ultimo caso, come previsto al comma 5, debba raddoppiarla. Così si lascia l’associazione in balia dell’arbitrio dei dirigenti pubblici. I comma 4 e 5 vanno abrogati”. Il Sds Belluzzi motiva il provvedimento chiarendo che esiste uno storico di casi numerosi di piccole inadempienze che sono costate migliaia di euro agli amministratori, in alcuni casi si parla di sanzioni da decine di migliaia di euro. “L’intenzione è quindi quella di introdurre il principio della gradualità della sanzione che appartiene alla nostra Carta dei diritti e lo ritengo un segnale importante- puntualizza- diversamente, se non si sana l’inadempienza la sanzione viene comunque prevista”. L’emendamento di Rete viene infine respinto. 

SMNA

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento