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Antiriciclaggio, parte l’era della collaborazione

da Daniele Bartolucci

Con il Decreto Delegato 10 ottobre 2023 n.146 e la successiva ratifica avvenuta con il Decreto Delegato 31 ottobre 2023 n.154, la Repubblica di San Marino ha compiuto un ulteriore e decisivo passo in avanti in materia di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, adeguando non solo la propria legislazione alle convenzioni e agli standard internazionali, ma anche – conseguentemente e parallelamente –innovando, questa una delle novità più interessanti, anche il modello di collaborazione sia con l’esterno e quindi con le autorità degli altri paesi, in una prospettiva di maggiore collaborazione con l’Unione Europea, sia soprattutto all’interno, in particolare tra autorità e delle autorità con i soggetti designati.

MOTIVAZIONI E TEMPISTICA

“Si tratta di un percorso che parte da lontano”, spiega il Direttore dell’Agenzia di Informazione Finanziaria, Nicola Muccioli, “stante la necessità di aggiornare diversi aspetti della Legge 92 del 2008, la principale norma del nostro ordinamento in materia di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo. L’Accordo Monetario siglato con l’Unione europea, infatti, impegna San Marino a recepire in tempi prefissati le disposizioni presenti nelle Direttive, nei Regolamenti e negli altri atti emanati dall’Unione europea in materia di Anti-Money Laundering (AML) e Combating the Financing of Terrorism (CFT). In tale contesto, nel 2018 è intervenuta la cosiddetta V Direttiva antiriciclaggio (Direttiva UE 2018/843), nel rispetto della quale si è iniziato a lavorare per il suo recepimento nei tempi stabiliti. Nel frattempo, però, era già stata calendarizzata per il 2020-2021 anche la valutazione di San Marino da parte del Comitato Moneyval del Consiglio d’Europa. Tale valutazione si basa sia sulla conformità delle norme rispetto agli standard internazionali, sia sull’efficacia delle misure di prevenzione e contrasto contenute in dette norme. L’avvicinarsi di questa scadenza, unita al lungo periodo di emergenza sanitaria da Covid-19, hanno comportato un piccolo dilatamento dei tempi, comunque concordato a livello internazionale anche in funzione dei buoni rapporti che sono stati costruiti negli ultimi anni, improntati su un dialogo costante e quindi sulla fiducia. Tale valutazione del Moneyval sul quadro normativo, regolamentare ed operativo in materia AML/CFT, come noto è stata molto positiva, tuttavia, secondo le procedure di follow up del Moneyval, San Marino è impegnato ad adottare correttivi alla normativa primaria entro la fine del 2023, in tempo utile quindi per la presentazione della prossima Plenaria del Moneyval nella primavera del 2024. Cosa che è appunto avvenuta con il Decreto Delegato 146 e la sua ratifica a fine ottobre, in cui sono contenuti sia il recepimento delle disposizioni presenti nella V Direttiva antiriciclaggio, sia altre disposizioni richieste dal Moneyval a seguito della valutazione svolta”.

AIF: PIÙ DATI E PIÙ COLLABORAZIONE

Oltre agli aspetti tecnici, tra cui il fatto che AIF diventa tenutaria sia del registro dei titolari effettivi e che sia prevista la creazione dell’Archivio dei conti correnti e delle cassette di sicurezza, la novità più interessante riguarda la collaborazione, sia all’interno della Repubblica che con l’esterno. “Sul fronte nazionale”, spiega ancora il Direttore Muccioli, “l’art. 11 bis istituisce il Partenariato tra l’Agenzia e i soggetti designati: un meccanismo di condivisione delle informazioni innovativo per il nostro ordinamento, che permetterà una maggiore efficacia nella prevenzione e nel contrasto ai fenomeni illeciti. In pratica, AIF potrà attivare questo strumento coinvolgendo uno o più soggetti designati (o eventuali rappresentanti delle categorie di soggetti designati), ai cui incontri possono partecipare anche altre autorità di settore, amministrazioni pubbliche e soggetti che esercitano attività di controllo, al fine di condividere alcune informazioni che, comunque, resteranno strettamente riservate all’interno del Partenariato stesso”. Previste in tal senso l’inaccessibilità di queste informazioni a terzi e, anche, il divieto di divulgazione delle stesse da parte dei partecipanti.

Diversi gli interventi anche sull’adeguata verifica, su cui però si apre la strada – anche in questo caso – a un nuovo modello di condivisione di informazione tra soggetti designati: “Si è operato sulla necessità di semplificazione, come richiesto dai rappresentanti del settore privato coinvolti nei confronti preliminari (in primis ABS, professionisti, banche), con l’istituzione del Sistema Informativo Antiriciclaggio-SIA. Si tratta di un innovativo meccanismo di condivisione di informazioni tra soggetti designati al fine di adempiere ad alcuni dei principali obblighi antiriciclaggio e in particolare quelli di adeguata verifica della clientela, dall’identificazione del cliente e del titolare effettivo alla verifica della loro identità. Sullo stesso cliente, i dati raccolti dai soggetti designati saranno tra loro condivisi, evitando così al cliente di produrre e al soggetto designato di acquisire la stessa documentazione più volte. Va sottolineato che il sistema si limita alla raccolta ed alla condivisione del dato, mentre la valutazione del cliente e la valutazione circa l’accettazione dello stesso, o circa la segnalazione dello stesso ad AIF, rimarranno in capo al singolo soggetto designato. L’intenzione è anche quella di dotare il SIA di un meccanismo di incrocio di informazioni negative circa i soggetti stessi, utili alle valutazioni antiriciclaggio dei soggetti designati”. Due novità importanti, dunque, che palesano anche un cambio di modello nella catena dei controlli: “Se la normativa del 2008, anche per esigenze totalmente differenti, prefigurava al centro del sistema AML, l’Agenzia come autorità che raccoglie e valuta informazioni, ora lo schema è differente: una dinamica improntata alla collaborazione tra tutte le autorità ed amministrazioni pubbliche preposte al controllo  e una maggiore condivisione di informazioni, condivisione prevista anche con il settore privato, tramite il Partenariato. In tal modo aumentano i presidi di contrasto alle attività illecite non solo di AIF, ma anche delle altre autorità sammarinese a garanzia del sistema in generale”. Come è stato riconosciuto dal Comitato Moneyval, ma non solo: “Il potenziamento di queste strutture, dei meccanismi e delle attività di antiriciclaggio permette, a livello nazionale, di aumentare l’efficacia dell’azione di prevenzione e contrasto di fenomeni illeciti, mediante una rete di collaborazione delle autorità con i soggetti designati, intercettando e prevenendo rischi ed attività illecite che spesso si concretizzano fuori dai nostri confini; e a livello internazionale di svolgere un significativa attività di contrasto: le piccole dimensioni di San Marino permettono alle autorità della Repubblica di individuare fenomeni illeciti che hanno un riverbero all’estero,  individuando tali fenomeni illeciti transazionali, le autorità sammarinesi collaborano in modo proattivo per le autorità estere per contrastarli. Questo permette a San Marino di avere tutt’altra postura a livello internazionale nella prevenzione e nel contrasto di fenomeni illeciti.  Possiamo quindi dare un nuovo valore al sistema sammarinese nel contesto internazionale, non più come osservati speciali come nel 2008, ma come osservatori speciali, attori, in grado di collaborare fattivamente con autorità estere in maniera attiva in un contesto internazionale sempre più complesso e articolato”.

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