Home Dal giornale Editoriale: Finanziaria vera, non solo tecnica

Editoriale: Finanziaria vera, non solo tecnica

da Daniele Bartolucci

Si avvicina la fine dell’anno e i tempi per la Legge di Bilancio sono maturi per la prima lettura. Nelle ultime settimane il dibattito è stato però focalizzato su altre questioni: Accordo di Associazione con l’Unione Europea, rinnovo del contratto di lavoro del Settore Pubblico, visita del Presidente del Mattarella… Temi che, a ben guardare, hanno tutti una loro ricaduta sul Bilancio dello Stato, a livello contabile e a livello di prospettiva economica. Ma al di là di questo, sulla finanziaria è calato un velo di silenzio, nonostante il Programma Economico per il 2024 sia passato già al vaglio della Commissione Finanze da diverse settimane. Interessante, a tal proposito, recuperare lo stesso documento prodotto però negli anni scorsi, per capire quanto di questi “programmi” sia rimasto lettera morta nelle varie finanziarie che si sono poi approvate. Fa bene ANIS a ricordare l’impegno del Governo (e non solo di questo) a introdurre l’IVA come sistema di imposte indirette, perché andare in Europa senza poter accedere all’Intrastat (e quindi superare il T2) non è affatto “competere ad armi pari” con le imprese degli altri Paesi. Bisogna prevedere – anche finanziariamente – il completamento del “cantiere IVA” nel 2024, ma al momento non c’è traccia di questa iniziativa. Così come non c’è notizia della riforma del Fondiss, dell’ICEE, o degli interventi di semplificazione e digitalizzazione strutturali. L’auspicio è che non sia l’ennesima finanziaria tecnica, come si evince dai soli 19 articoli del testo depositato per la prima lettura della prossima settimana, ma contenga sostanza. E anche coraggio.

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