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Cantina San Marino, con Michele Margotti per conoscere la vendemmia 2023

da Alessandro Carli

“…per i miei versi, come per i pregiati vini, verrà pure il loro turno” scriveva Marina Ivanovna Cvetaeva. Se le parole liriche hanno già il loro spazio nella scrittura di una delle voci più originali della poesia russa del XX secolo, per quelle dei nettari di Bacco del Monte Titano ascoltiamo e raccogliamo le riflessioni di Michele Margotti, enologo e direttore di produzione della Cantina San Marino sulla vendemmia 2023. Un’annata “particolare”, se pensiamo alle piogge primaverili e alle temperature elevatissime di luglio e agosto. “Difficile comunque per tutta l’Italia, da Nord a Sud, mentre a San Marino nel complesso, al di là di qualche situazione complicata, non possiamo certo lamentarci. Alcuni vigneti addirittura, hanno produzioni simili o superiori rispetto all’anno scorso, in altri invece le quantità sono decisamente inferiori. Per avere dati più precisi comunque, dobbiamo aspettare l’avvio della ‘raccolta’ più importante, quella del Sangiovese e del Biancale, l’11 settembre. Indicativamente, rispetto al 2022, dovremmo essere attorno a un -15% circa di uva in meno”.

Quest’anno “la vendemmia è partita l’8 agosto con i vini base per gli spumanti, poi a seguire il Moscato e lo Chardonnay tardivo. Da pochi giorni abbiamo completato il Merlot e la Ribolla è in dirittura d’arrivo” prosegue Michele. “Siamo in ritardo rispetto a 12 mesi fa di circa una decina di giorni, vendemmia che fu però anticipata a causa della forte siccità”.

Le uve degli 80 soci che coltivano i 110 ettari di vigna “stanno maturando complessivamente bene. Qualcuno, oltre alle alte temperature, ha dovuto però affrontare, come in Italia, il problema della peronospora (una malattia causata da un patogeno che attacca tutti gli organi verdi della pianta, principalmente le foglie, i germogli e soprattutto i grappoli, e che provoca ingenti danni se non gestita correttamente), un ‘inconveniente’ tipico delle primavere piovose. I vigneti colpiti non sono per fortuna molti, in quanto i viticoltori sono riusciti a gestire, nella maggior parte dei casi, la difesa fito-sanitaria con buona tempestività”.  

Il direttore di produzione della Cantina San Marino poi si sofferma sugli eventi “fuori” dal Monte Titano. “Siamo andati a Vinitaly e a Slow wine fair a Bologna e da pochi giorni siamo entrati nella ‘Guida slow wine 2024’ dove siamo stati recensiti”.

Perché davvero, come scrisse Plinio, “mira vitium natura saporem alienum in se trahendi”.

Ieri come oggi, “meravigliosa è la natura delle viti di tirare a sé il sapore altrui”.

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