Il weekend scorso all’interno del Raduno – San Marino Tolkien Fest a Podere Lesignano, è stato presentato il progetto “Le radici profonde non gelano”.
Si tratta di un’iniziativa in cui in si metteranno a dimora piante da frutto antiche e dimenticate – come ha sottolineato Elia Ugolini, presidente di Titania, l’associazione organizzatrice dell’evento – in un progetto di recupero delle nostre radici, di cui quella della biodiversità agroalimentare, rappresenta sicuramente un importante elemento identitario. Al tavolo anche Gabriele Geminiani, ideatore del Green Festival Montefeltro e San Marino. “Apprezziamo tantissimo questo invito, in quanto le sinergie e le collaborazioni fra realtà impegnate sul fronte del cambiamento, sono qualcosa di imprescindibile al fine del raggiungimento di qualsiasi obiettivo concreto. In questo senso, le arti, compresa la poesia e la letteratura, sono strumenti di comunicazione e di ‘lotta’ efficaci – dice Geminiani che continua – Confesso che non ero a conoscenza della profonda dimensione ecologica degli scritti di Tolkien. Lo stesso Signore degli Anelli, si apre e si chiude con Sam, uno hobbit che per lavoro fa il giardiniere, cioè colui che si prende cura della terra e ne fa crescere i germogli. Alla fine del romanzo, sarà proprio lui a ridare vita alla contea devastata con i semi donatigli da Galadriel, regina degli elfi”. Il Green Festival si è detto quindi disponibile a collaborare e metterà a disposizione la sua consolidata rete di relazioni. Nello specifico un vivaista esperto nel recupero e nella conservazione di piante da frutto “dimenticate”, potrebbe essere il consulente ideale per questo progetto, con le sue valenze ambientaliste e culturali. Dal Green Festival, invece, è arrivato l’invito ufficiale per Titania a presentare un intervento all’interno del Green Festival 2024 in cui raccontare l’anima green di quel genio di Tolkien, autentico ambientalista ante