Home Dal giornale ANIS avverte: “Si tratti con l’UE su tutte le questioni strategiche”

ANIS avverte: “Si tratti con l’UE su tutte le questioni strategiche”

da Daniele Bartolucci

“L’istituzione della Commissione Mista rappresenta a nostro avviso una iniziativa lodevole perché dà la possibilità ai rappresentanti di tutta la società sammarinese di confrontarsi in maniera più costruttiva ed efficace perché tutte le aspettative e tutti i dubbi sono esplicitati nello stesso momento”, commenta William Vagnini, Segretario Generale di ANIS e membro effettivo della suddetta Commissione, convocata per la prima volta la scorsa settimana. “Tenendo conto della probabile chiusura della trattativa entro l’anno”, avverte, “è sicuramente un passo in avanti ma occorre sfruttare questa commissione per raggiungere la massima condivisione anche sulla definizione delle questioni di maggior rilevanza strategica”. Inoltre, “stante la possibilità di visionare documenti e dossier si potranno condividere e discutere i reali benefici che l’Accordo di Associazione potrà garantire a San Marino a fronte di una maggiore apertura verso l’esterno e definirne anche la portata per un piccolo Paese come il nostro. La nostra Associazione rappresenta infatti aziende industriali e di servizi che già oggi operano quotidianamente sul mercato unico europeo, sottostando agli obblighi previsti ma senza avere tutti gli strumenti dei loro competitor in quanto provenienti da un paese terzo. Una situazione che non riguarda solo le imprese, perché lo stesso vale, per molti versi, anche per tutta la società sammarinese. L’Accordo quindi deve prevedere, in prima battuta, una reale integrazione e una piena operatività a pari condizioni sia per le imprese che per i cittadini di San Marino sul mercato unico. Ma questo obiettivo non può essere raggiunto con la semplice accettazione di tutte le direttive e gli standard europei, altrimenti sarebbe da considerarsi una “Adesione” e non una “Associazione”. La differenza tra le due dimensioni è fondamentale e si può riassumere nella definizione stessa di negoziato: quella in corso da 8 anni è infatti una trattativa, dove le due parti devono appunto trovare un accordo che soddisfi la tutela del mercato unico, da parte di Bruxelles, e allo stesso tempo declini tale tutela preservando le nostre specificità tenendo conto dell’impatto normativo e burocratico tarato invece su Paesi di dimensioni molto maggiori. Questo punto, vale la pena di ricordare, è stato ribadito anche da parte dell’Europa più volte e rappresenta un principio che ci aspettiamo venga sempre rispettato, in tutti i dossier. Non possiamo”, avverte Vagnini, “accettare che alcune questioni non possano essere oggetto di trattativa mentre altre, similari ma in altri ambiti, vengano invece fatte passare come peculiarità che l’Europa è disposta a lasciarci mantenere. Il principio deve valere per tutto, anche se poi non si potrà ottenere tutto, di questo ne siamo consapevoli. Ma sicuramente ci aspettiamo di avere riscontro almeno sui valori principali del mercato unico: dalla liberalizzazione dei servizi e la fine dei monopoli statali, a tutti gli investimenti energetici previsti dalla Tassonomia Europea, fino a tutti gli strumenti di flessibilità presenti sul mercato del lavoro dei Paesi membri”.

Coerentemente con l’obiettivo della piena integrazione di San Marino all’interno del mercato unico, anche se non espressamente oggetto della trattativa, riteniamo non più rinviabile l’introduzione di un sistema IVA per le imposte indirette così come hanno tutti gli Stati membri e la maggior parte di quelli con cui le nostre imprese hanno rapporti commerciali. Diversamente sarebbe un ingresso a metà. Al di là delle promesse questo è un punto programmatico dell’agenda dei vari governi che si sono succeduti e non ci sono più ragioni per ritardare questa riforma”.

FOCUS SU QUADRO GENERALE E I VENTICINQUE DOSSIER

Come detto, si è svolta alla Sala Montelupo di Domagnano, la riunione di insediamento della Commissione Mista per la valorizzazione del processo di integrazione con l’Unione europea, istituita dal Decreto Delegato 21 marzo 2023 n.52. La Commissione Mista è presieduta dal Segretario di Stato per gli Affari Esteri ed è composta dai membri della Commissione Consiliare Permanente Affari Esteri e da un rappresentante per ciascuna Associazione di Categoria economica e sociale e ciascun partito o movimento politico candidati alle ultime elezioni generali.

“Con lo scopo di agevolare la più ampia condivisione di fini, metodi, valutazioni ed esigenze del rapporto San Marino – Unione europea da parte di tutta la comunità”, fa sapere una nota della Segreteria di Stato agli Affari Esteri, “la Commissione rappresenta una sede utile alla condivisione delle informazioni sullo svolgimento del negoziato per addivenire alla firma di un Accordo di associazione fra San Marino e Unione europea, a confrontarsi sui contenuti e le strategie negoziali, raccogliere contributi e riscontri di tutti i soggetti partecipanti e favorire la comunicazione verso la popolazione sammarinese.

Dopo una parte iniziale volta a definire prassi e metodologie delle riunioni e dei lavori della Commissione, si è proceduto a un primo esame delle linee generali dell’accordo-quadro, che comprende obiettivi, valori, principi, le disposizioni generali e orizzontali sulle quattro libertà fondamentali, le disposizioni istituzionali (istituzioni dell’Accordo di associazione, modalità di risoluzione delle controversie, clausole di salvaguardia) e quelle generali e conclusive”.

La riunione è poi proseguita con una illustrazione generale dei venticinque allegati contenenti l’acquis che San Marino sarà chiamato a recepire nei vari settori, consentendo ai partecipanti di affrontare più nel dettaglio i contenuti e la posizione sammarinese su alcuni di questi allegati. Al termine della presentazione, si è aperto quindi il confronto che ha permesso ai partecipanti di esprimere le proprie osservazioni e rivolgere richieste di chiarimento rispetto ai temi trattati. “Nel corso delle prossime riunioni della Commissione proseguirà la discussione dei rimanenti allegati”.

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