Home Notizie del Giorno Tavola rotonda UniRSM: “Il corpo e l’acconciatura nell’arte contemporanea”

Tavola rotonda UniRSM: “Il corpo e l’acconciatura nell’arte contemporanea”

da Redazione

L’arte, il corpo, la libertà. Questi i temi attorno ai quali si svilupperà una tavola rotonda organizzata dall’Università degli Studi della Repubblica di San Marino nell’ambito delle iniziative in programma sul Titano in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. Venerdì 25 novembre, nell’Aula Magna della sede universitaria dell’Antico Monastero di Santa Chiara, nel centro storico, dalle ore 14:30 interverranno l’artista Rita Canarezza, il direttore del Dipartimento di Scienze Umane Luigi Guerra, la docente di Media and Gender Studies Elena D’Amelio e la studentessa iraniana Masha Salimi, insieme alla moderatrice Karen Venturini.

Proprio Canarezza, autrice dell’opera “Pace”, che caratterizza dal 1996 piazzale Calcigni rappresentando una ciocca di capelli sulla facciata della struttura che ospita l’arrivo degli ascensori saliti da piazza delle Nazioni Unite, proporrà un intervento dal titolo “Il corpo e l’acconciatura nell’arte contemporanea”, offrendo così il suo contributo.

Di qui un’analogia sottolineata dagli organizzatori del Laboratorio di educazione all’identità di genere dell’Ateneo sammarinese, che ricorda i capelli al vento della scultura ‘Flowing Free’, un progetto firmato dall’architetto e designer Tim Fu per la piazza principale di Teheran, capitale dell’Iran, per denunciare la repressione delle donne nel Paese mediorientale.

“Per le iraniane, come per tutte le donne, i capelli sono un segno di bellezza che nella repubblica islamica è decretato dover essere coperto dal velo”, commenta Salimi. “Nella storia dell’Iran, quando le donne non avevano abbastanza potere e voce in capitolo per difendersi, si tagliavano i capelli. È sempre stato un simbolo di ribellione: nel poema epico ‘Shahnameh’ i capelli sono strappati in un atto di lutto, quando la furia è più forte del potere e dell’oppressore. Sono bellezza, libertà e forza”. 

L’iniziativa si rivolge alla comunità universitaria, a dirigenti scolastici e insegnanti, personale dei servizi socio assistenziali, forze dell’ordine, avvocati, giudici e non solo. Ingresso libero.

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