Home Dal giornale Editoriale: “Tra debito, dimissioni e sciopero”

Editoriale: “Tra debito, dimissioni e sciopero”

da Daniele Bartolucci

Se la sostenibilità del sistema economico e sociale sammarinese passa per lo sviluppo e le riforme, quella dell’attuale Governo è per forza di cose legata al consenso della cittadinanza e delle forze politiche che ne fanno parte. Il segnale d’allarme delle dimissioni di altre due Consigliere dalla maggioranza arriva proprio nel momento in cui questo consenso non sembra rispecchiarsi del tutto nelle azioni messe in campo. La confusione sulle tariffe energetiche (generata anche dalla non disponibilità dei dati di bilancio e dei documenti, come ad esempio i contratti di cui si parla da mesi) è un altro segnale importante di questo disallineamento. Ed è lì che si è inserito il nuovo fronte sindacale – tutte e tre le sigle per la prima volta – con lo sciopero generale contro il Governo. Uno sciopero che non ha avuto tutto il riscontro auspicato, focalizzandosi su alcune categorie e soprattutto alcune fasce di popolazione. I giovani, ad esempio, non c’erano in piazza e non perché non siano preoccupati, ma perché di fronte all’ennesima riforma che penalizzerà le generazioni future, nessuno sta pensando a loro.  Lo stesso vale per il debito pubblico, che peserà sulle loro teste per gli anni a venire e che ancora non è stato vincolato a progetti lungimiranti, come ad esempio un piano di autonomia energetica (il famoso “debito buono”, insomma). Un debito pubblico che tornerà protagonista tra poco con la Legge di Bilancio, possiamo immaginare. Insieme ad una verifica di maggioranza sempre imminente, ma ormai certa stante le tante riforme sul tavolo. Riforme da fare e non da rimandare.

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