Per il reddito di cittadinanza un tema importante è quello dei controlli ed in questo senso: “la gestione dell’Inps è centralizzata e non ha un rilievo di presenza sul territorio: quindi dare un po’ più di potere ai Comuni come era per il Rei è una valutazione da prendere”. Lo ha spiegato il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon (foto: Radio 24 Il Sole 24 Ore) parlando a 24 Mattino su Radio 24 sottolineando che i comuni sanno meglio chi è in quel comune che ha problemi economici errori.
“RDC NON FINIRÀ 31 DICEMBRE, MA CAMBIAMENTI SUBITO”
“Dobbiamo in qualche modo dare una risposta e costruire un percorso per queste persone; pensare che possa essere un limite solo per la bassa scolarità è sbagliato: vanno affrontati questi temi con corsi di formazione, preparazione, inserimento”, ha affermato il sottosegretario al Lavoro Durigon a 24 Mattino su Radio 24. “Certo il reddito non può essere una cosa che si dà a vita a chi può e deve andare a lavorare. La proposta che faremo al tavolo sarà quello di cominciare ad interagire per spronare queste persone a trovare il lavoro. Abbiamo idee ben precise per limitare la tempistica del reddito, con l’obbligo del contratto di lavoro con i centri dell’impiego, obbligo dell’offerta congrua e se non si accetta a casa già la prima volta”, ha spiegato Durigon a Radio 24.
“RDC: DETERMINANTE COLLABORAZIONE CON IL PRIVATO”
La collaborazione con il privato è “determinante” per dare una risposta sui nodi del reddito di cittadinanza. Lo ha affermato Claudio Durigon rispondendo ad una domanda di Simone Spetia a 24 Mattino su Radio 24. “Aprire al mondo dei privati è determinante per dare queste risposte”, ha detto; “apprezzo le agenzie interinali che si sono date disponibili” ha concluso a Radio 24.
