Home Dal giornale Editoriale: UE e IVA, due tavoli da riaprire

Editoriale: UE e IVA, due tavoli da riaprire

da Daniele Bartolucci

La trattativa per giungere ad un Accordo di Associazione con l’Unione Europea entro il 2023 prosegue come da programma. In questi giorni la delegazione guidata dal Segretario di Stato per gli Affari Esteri si è recata a Bruxelles per incontrare gli alti Rappresentanti della Commissione e del Parlamento europei. In particolare il Vice Presidente della Commissione, Maros Sefcovic, che è stato nominato recentemente Responsabile del dossier: una scelta che, di fatto, dovrebbe portare ad un’accelerazione nella trattativa. Il problema è però quel “programma”, perché se è vero che ci saranno altri tre round negoziali in presenza per il 2022, non figurano in agenda dei tavoli sammarinesi da cui far partire istanze e proposte da portare a Bruxelles. Le parti economiche, soprattutto, che guardano con fiducia alle opportunità offerte dal mercato unico, sembrerebbero ancora una volta tenute fuori da certe dinamiche, nonostante la maggior parte delle questioni tecniche riguardi proprio la loro operatività. Così come sul tavolo sembra sia sparito il dossier dell’IVA, che invece doveva essere oggetto di confronto già da mesi. Uno strumento, questo, che nella trattativa per l’Accordo di Associazione gioca un ruolo fondamentale. Non tanto perché “è l’Europa che lo chiede”, ma perché molte delle dinamiche attuali del mercato unico europeo e delle politiche fiscali dei singoli Stati si muovono appunto sul binario dell’imposta indiretta. Dinamiche da cui San Marino non può restare esclusa già oggi, che non ha alcun Accordo, figuriamoci quando avrà lo status di “associato”.

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