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Una pizza da “Oscar”: la NIP “lancia” quella del Consorzio Terra di San Marino

da Redazione

“Un Oscar, un gelato e una pizza… Se avessi questo ogni giorno per il resto della mia vita sarei felice”. Chissà se l’attore Dustin Hoffman – questa affermazione è sua – avrà modo di “approfondire” una piccola parte di ciò che ha detto sulla pizza: basterebbe in fondo che leggesse questa rubrica, prendesse un volo per San Marino (ma basterebbe che si fermasse anche in Italia) ed entrasse in una delle pizzerie che hanno aderito all’invito della Nazionale Italiana Pizzaioli, la NIP Food, quello cioè di “proporre” nei menù la pizza gourmet voluta dal Consorzio Terra di San Marino, dalla Cooperativa Ammasso Prodotti Agricoli e dai titolari del mulino a pietra Lab.301. Nei giorni scorsi la NIP ha assegnato l’attestato di eccellenza “Premio Pizza d’Oro” alla nuova “focaccia”: la pizza gourmet del CTSM “per la qualità dei prodotti nella ristorazione, la professionalità e resilienza nel mercato dal 2019 al 2022”. Da quest’anno la Repubblica di San Marino ha una nuova “ambasciatrice”.

Un traguardo, quello sottolineato dal premio, che nasce da lontano (il primo progetto di valorizzazione dei cereali è nato proprio dal Consorzio Terra nel 2005 con il “Filone Terra di San Marino”) e che si inserisce in un percorso che unisce la qualità della produzione, l’impegno, la laboriosità e l’amore per la terra. Il mulino a pietra Lab. 301, lo ricordiamo, nasce per la valorizzazione dei cereali: tecniche antiche con tecnologie moderne. Dai grani antichi e biologici sono “uscite” tre farine specifiche: “Guaita”, “Cesta” e “Montale”. La prima è quella tradizionale, bianca; la seconda è una semi integrale, la terza invece integrale. 

Agli ingredienti di primissima qualità utilizzati nella “gourmet” del Monte Titano – farine macinate a pietra dal mulino Lab. 301, olio extra vergine di oliva, bresaola e menta – si affianca anche la “tecnica”: la pietra a macina difatti permette di non surriscaldare il grano e quindi di mantenere intatte tutte le qualità organolettiche.

Il Consorzio Terra di San Marino però non si ferma: sono già “in laboratorio”, ed è il caso di dirlo, altre idee per la valorizzazione dei cereali. La spianata, per esempio, ma anche i biscotti alla lavanda.

In attesa di vederli (e di assaggiarli e di “raccontarli”), rileggiamo volentieri quello che lo scrittore Cristiano Cavina ha affermato con la penna qualche tempo fa: “Fare le pizze è come amare qualcuno. Deve venire facile. Quando si inizia a faticare vuol dire che c’è qualcosa che non va”.

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