Home Dal giornale Editoriale: la deroga Green è a un “pass”

Editoriale: la deroga Green è a un “pass”

da Daniele Bartolucci

Il 15 ottobre è la scadenza della deroga concessa quest’estate dal Governo Draghi ai sammarinesi vaccinati con Sputnik per muoversi liberamente in Italia, ma dopo un primo sospiro di sollievo, col passare dei giorni e delle settimane, si è fatta sempre più forte la preoccupazione per il futuro. Un futuro che non può dipendere dalle deroghe e dalle “concessioni” di uno Stato così intrecciato con San Marino per mille ragioni, non ultima la posizione geografica e l’assenza di barriere fisiche o doganali a chi si sposta da o per uno dei due Paesi. E sono migliaia di persone, ogni giorno. La maggior parte vaccinati, sia di qua che di là del confine. Ma soprattutto, visto che si tratta – ormai è palese a tutti – di un mero conflitto geopolitico tra Europa e Russia, di cui il vaccino Sputnik è solo l’ultimo dei problemi enfatizzati ad arte, la soluzione tra San Marino e Italia deve essere trovata e deve essere granitica e rivolta al futuro, oltre il caso del Green Pass, oltre la pandemia. Con le concessioni e le deroghe non si costruisce granché e anche se in questo caso la soluzione temporanea sarà sicuramente raggiunta (al momento in cui Fixing va in stampa la delegazione sammarinese è in partenza per Roma, siamo fiduciosi), domani o tra qualche mese occorrerà formalizzarne un’altra, poi un’altra ancora. E lo stesso si può dire del “caso targhe”, da quasi tre anni impelagato nelle dinamiche burocratiche e diplomatiche senza che se ne trovi soluzione. O sui tanti tavoli di discussione su altri centinaia di “casi”. Tra San Marino e Italia non ci può essere un “muro” così alto ogni volta da scavalcare. Serve un accordo forte e duraturo.

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