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San Marino “abbatte” le barriere comunicative

da Alessandro Carli

Allo scopo di tutelare le persone con disabilità sensoriali, i loro diritti e libertà fondamentali, San Marino ha “promosso” la Legge nr. 136, incentrata sulla “rimozione delle barriere alla comprensione e alla comunicazione che limitano il pieno sviluppo della persona e l’effettiva partecipazione alla vita collettiva; garantisce quelle forme di sostegno che permettono di vivere appieno l’esistenza in tutti i suoi aspetti; si impegna ad intervenire in maniera proattiva sui fattori ambientali, sia individuali sia sociali, affinché siano in grado di determinare un’influenza positiva nella valorizzazione della persona, delle sue capacità residue e delle sue potenzialità”.

Ai fini della Legge, con l’espressione “disabilità sensoriali” si intendono deficit, patologie disabilitanti o significative alterazioni dell’apparato visivo o uditivo quali il mutismo; la cecità o l’ipovisione con visus non superiore a 3/10 in entrambi gli occhi; la sordità o l’ipoacusia con perdita uditiva superiore a 25 decibel in entrambe le orecchie; la sordocecità caratterizzata dalla compresenza delle due disabilità sensoriali visive e uditive. Sono altresì considerati “disabilità sensoriali” i deficit nella comunicazione verbale e non verbale derivanti, ad esempio, da sindromi, disturbi dello spettro autistico e simili. Fermo restando l’insegnamento della lingua italiana parlata e scritta, il Titano (art. 2) riconosce, promuove e tutela la lingua dei segni italiana (LIS), in un’ottica di bilinguismo tra la lingua italiana parlata e scritta e la LIS, e la LIS tattile. Sono altresì riconosciuti, promossi e tutelati il metodo oralista e il metodo bimodale. San Marino promuove e tutela differenti sistemi di comunicazione tra cui il sistema Braille, il metodo Malossi, la comunicazione gestuale, oggettuale, comportamentale e pittografica, la dattilologia, il metodo Tadoma nonché le modalità di comunicazione aumentative e alternative. Sono promosse la diffusione e l’accessibilità di tutti gli strumenti tecnologici, i servizi e le risorse finalizzati ad assicurare l’inclusione sociale e l’accesso all’informazione attraverso sistemi di sottotitolazione, audiodescrizione, servizi di interpretariato in LIS e US tattile, sistema Braille e ogni altra azione atta a realizzare la piena autonomia, inclusione e realizzazione umana, nel rispetto delle scelte delle persone e delle loro famiglie.

Rimandando il lettore al testo integrale (si trova sul sito del Consiglio Grande e Generale), ci soffermiamo sugli articoli 4 (Prevenzione e identificazione precoce delle disabilità sensoriali e strumenti atti ad attenuare o correggere il deficit uditivo e il deficit visivo) e 12.

Il primo spiega che “è promosso l’uso di strumenti idonei a prevenire e identificare precocemente le disabilità sensoriali, quali in particolare le indagini preventive in gravidanza, lo screening neonatale universale, la diagnosi audiologica e oculistica pediatrica e, più in generale, ogni intervento diagnostico precoce, abilitativo e riabilitativo per tutti i minori con disabilità sensoriale congenita o acquisita, ai fini degli appropriati interventi di protesizzazione uditiva e oculare precoce, di implantologia cocleare e logopedici. Sin dal momento della diagnosi della disabilità, è garantita una informazione sanitaria corretta, chiara e graduale, che permetta la comprensione globale dell’evento alla base della disabilità, le possibilità di recupero, e in grado di accompagnare la persona disabile, la sua famiglia o tutore in un percorso costruttivo. Sono inoltre promossi interventi di sostegno psicologico, pedagogico, educativo, di inclusione per tutti i minori con disabilità sensoriale congenita o acquisita, nonché interventi informativi e di sostegno psicologico per le rispettive famiglie, da attivare contestualmente alla comunicazione della diagnosi.

L’art. 12, quello sulle agevolazioni per gli interventi abitativi, chiarisce che “i soggetti interessati dalla Legge nr. 136 “possono accedere ai benefici di cui all’art. 154 della Legge 40/2017 “per prestiti agevolati finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche, al fine di adeguare gli edifici adibiti a civile abitazione con tecnologie, apparati, strumenti e opere atte all’eliminazione delle barriere della comprensione e della comunicazione, compresi sistemi hardware, software, automazione e domotica”.

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