Home Dal giornale Editoriale: “Continuità e unità, solo così si è più forti”

Editoriale: “Continuità e unità, solo così si è più forti”

da Daniele Bartolucci

“Le crisi (e le pandemie, ndr) passano, ANIS resta… e combatte”. Ovviamente non c’è alcuna volontà di andare in guerra, ma la storia dell’Associazione – quasi 76 anni – è lì a dimostrare la sostanziale differenza tra chi detiene temporaneamente il potere e dovrebbe amministrare un Paese (i risultati sono lì a dire se l’ha fatto bene) e chi invece sente la responsabilità di migliaia di lavoratori e quindi migliaia di famiglie che grazie alle imprese private tengono in piedi e fanno grande quello stesso Paese. Oggi più di ieri, visto che il comparto industriale si trova a dover sostenere gran parte del sistema, tra occupazione, investimenti, tasse dirette e indirette, contributi previdenziali dei propri dipendenti, ecc. Non bastasse questo – che di questi tempi è già abbastanza complicato – ANIS si trova anche a dover dare un contributo di idee, competenze e progettualità che in teoria dovrebbe essere proprio di altri attori. Ma di fronte all’immobilismo della politica ad affrontare decisivamente i problemi del Paese, non ci si può nascondere, non ci si può tirare indietro. Si deve combattere. Non ci si può rassegnare all’immobilismo. Una parola molto più dura di quanto sembri, perché deve sia contenere la frustrazione per le mancate riforme – che di fronte ai dati oggettivi e alle criticità note da anni sembra assurdo che non arrivino – sia tenere aperto il dialogo con politica, Governo e parti sociali. Perché ANIS sa bene che solo se tutti faranno convintamente la loro parte si supererà questo impasse. Non servono guerre, ma unità, condivisione e coraggio. Le stesse risorse su cui fa affidamento Neni Rossini (nella foto), per ANIS ma anche per San Marino.

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