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Giochi del Titano supera lo stress test pandemia

da Daniele Bartolucci

Quasi 11 milioni di euro redistribuiti sul territorio tra trasferimenti tra imposte e utili allo Stato, retribuzioni a dipendenti e collaboratori sammarinesi, acquisti di beni e servizi, oltre a un utile al netto delle imposte di circa 1,6 milioni di euro. Sono questi i dati principali del bilancio di esercizio 2020 della Giochi del Titano Spa che il 30 giugno il Direttore Generale Salvatore Caronia ha illustrato all’Assemblea dei Soci per l’approvazione: “Numeri che confermano come la società abbia mantenuto intatto il suo ruolo di rilevante realtà economica per San Marino, nonostante la pandemia e le restrizioni che la nostra attività ha subito nel corso del 2020”.

“SUPERATO LO STRESS TEST DELLA PANDEMIA”

L’epidemia da Covid ha caratterizzato tutto il 2020 e parte anche del 2021, mettendo a dura prova tantissime imprese, in particolare in quei settori che per loro natura svolgono attività aperte al pubblico, in presenza e in locali chiusi. Come la Giochi del Titano Spa, che oltre a questa casistica rientra anche nell’attività di ristorazione e dell’organizzazione di eventi.

“Quando l’emergenza sanitaria ci ha giustamente imposto di chiudere l’attività”, spiega il Direttore Caronia, “la prima sensazione è stata quasi di smarrimento: mai, prima di allora, ci eravamo fermati. E lo abbiamo fatto per 107 giorni complessivi nell’arco dell’anno. Una situazione nuova, a cui comunque abbiamo dato risposte, per certi versi nuove, ma sicuramente determinate, con l’obiettivo prioritario di garantire il più alto grado di sicurezza sia a tutti i dipendenti e collaboratori, sia, quando avremmo potuto riaprire al pubblico, anche ai nostri clienti”. Poi, però, ci sono anche i risultati economici: “Con così tanti giorni di inattività era normale aspettarsi dei ricavi inferiori, comunque attestatisi nell’ordine di un calo del 30%, portando il totale a 13,2 milioni di euro. Allo stesso modo, stante anche le restrizioni agli spostamenti e le preoccupazioni personali, anche il flusso degli ingressi è diminuito, in questo caso del 40%. Quello che però è rilevante, è che tra i 117.301 ingressi, ben 8.090 sono di nuovi clienti: un dato che, unito all’utile generato a fine anno e al mantenimento della forza lavoro, rende ancora più importante il bilancio d’esercizio 2020, perché conferma la validità del nostro piano d’impresa. Potremmo considerare la pandemia uno stress test estremo e nonostante questo, la struttura ha retto economicamente e ha mantenuto il suo appeal, come dimostrano i nuovi clienti e l’interesse verso gli eventi che organizziamo”.

IL RUOLO DELL’IMPRESA PER TUTTO IL TERRITORIO

Tornando ai numeri, spiccano come sempre i trasferimenti tra imposte e utili allo Stato per oltre 6,7 milioni di euro, le cosiddette “provviste” che la società deve generare come propria mission aziendale, ma non da meno sono quegli 11 milioni di euro che la Giochi del Titano Spa ha redistribuito sul territorio sammarinese: “Nel 2020”, rendiconta il Direttore Caronia, “la società ha mantenuto intatto il proprio organico e ha erogato retribuzioni a dipendenti e collaboratori residenti a San Marino per oltre 2,5 milioni di euro e nello stesso periodo ha acquisto beni e servizi in territorio per 1,6 milioni di euro, di cui oltre 140mila per la gestione del Covid, ai quali si aggiungono i 100mila euro donati all’ISS per fronteggiare la prima ondata pandemica”.

“LA SICUREZZA È DIVENTATA REPUTAZIONE”

Gran parte dell’attività, come detto, è stata caratterizzata dalla sicurezza, “che comunque era già un valore imprescindibile per la Giochi del Titano Spa”, spiega il Direttore Caronia, “avendo già attuato investimenti tecnologici importanti, che poi si sono rivelati un vantaggio nel momento della riapertura. Uno fra tutti il sistema di ricambio dell’aria, che ci permette di cambiare il 100% dell’aria presente all’interno dei locali ogni 4 minuti. Altri strumenti, come il termo scanner all’ingresso, sono stati invece acquistati ricercando sul mercato la migliore soluzione possibile”.  Oltre a questo, avendo continuamente formato e investito sul personale presente nelle sale, abbiamo potuto gestire le nuove prescrizioni sanitarie in maniera molto efficace, arrivando a garantire anche il servizio di igienizzazione delle mani direttamente sulla postazione del cliente”. “Ovviamente”, spiega il Direttore, “abbiamo dovuto anche implementare e aggiornare costantemente i nostri protocolli sanitari, in accordo e in collaborazione con le Istituzioni e in particolare con il Dipartimento di Prevenzione, con cui si è lavorato perfettamente in sinergia, con l’obiettivo comune di azzerare tutti i rischi di contagio. Posso dire azzerati perché di questo si tratta: grazie alla programmazione e pianificazione ciclica dei tamponi su tutto il personale dipendente, sui collaboratori e anche sui fornitori di servizi, coprendo quindi tutta la filiera, siamo riusciti a contenere fuori dalla nostra struttura il virus. Questo è stato infatti certificato dal nostro medico del lavoro a fine anno, il quale, dopo 855 test effettuati, ha specificato che nessun caso positivo sia ascrivibile al rapporto di lavoro. Un risultato che ci premia e che il personale impiegato ha apprezzato, così come la clientela che ha notato di persona il grado di attenzione alla sicurezza che abbiamo garantito: un aspetto che sul piano reputazionale ha avuto sicuramente un effetto positivo”.

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