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PA sempre più laureata ma anche più anziana

da Alessandro Carli

Meglio di 10 anni fa, ma ancora abbastanza lontani dai risultati dell’Italia e dell’Europa. Aumentano anche nella Repubblica di San Marino i lavoratori dipendenti pubblici laureati (diploma universitario o laurea): all’ultimo rilevamento dell’UPECEDS, marzo 2021, difatti sono 1.397 su 3.737, in vistosa crescita rispetto ai 1.017 (su 4.193) di marzo 2011. Due lustri fa la percentuale dei “dottori” sul totale degli statali era del 24,25%, oggi invece è del 36%: una performance che avvicina il Monte Titano al Belpaese dove, in base alla ricerca “Lavoro Pubblico 2020” firmata da Forum PA, il rapporto è di 4 su 10 (su 3,2 milioni di dipendenti pubblici sono 1,8 milioni quelli in possesso di una laurea; sempre il rapporto italiano poi rimarca che gli investimenti in formazione – necessari per aggiornare competenze e conoscenze – si sono quasi dimezzati in dieci anni, passando dai 262 milioni di euro del 2008 ai 154 milioni del 2018.

IL CONFRONTO CON I PAESI EUROPEI

Dal confronto con i quattro Paesi europei, in Italia 13 lavoratori su 100 lavorano nel pubblico, in Francia il 20% in Regno Unito e Spagna il 16%. Il valore più basso è in Germania (11%). Se consideriamo il rapporto fra il numero di dipendenti pubblici e il totale dei residenti, il dato italiano è il meno elevato: 5,5%, contro l’8,4% della Francia, il 7,8% del Regno Unito e il 6,7% della Spagna. Guardando invece i valori assoluti del comparto, la PA italiana ha il 70% dei dipendenti rispetto alla Germania, il 65% rispetto all’Inghilterra e il 59% della Francia, appena il 6% in più della Spagna. E San Marino? A marzo 2011 su un totale di forza lavoro (dipendenti, indipendenti e disoccupati) di 22.318 persone, 4.193 erano statali (18,7%). Dieci anni più tardi invece su un totale di lavoratori di 22.520 unità, i “pubblici” erano 3.737 (16,5%), quindi in linea con la Spagna e il Regno Unito ma superiore all’Italia.

I LAUREATI DEL TITANO SOTTO LO STATO

Il numero assoluto più elevato lavora nella Pubblica Amministrazione: sono 841 i “dottori” su un totale di 2.131 (39,4%). In percentuale sul totale invece è impiegato all’Istituto per la Sicurezza Sociale: 489 su 1.095 (44,6%).

SETTORE PUBBLICO SEMPRE PIÙ ANZIANO

La fotografia scattata da “Lavoro Pubblico 2020” è quella di una PA italiana anziana, in cui l’età media del personale è di 50,7 anni, con il 16,9% di dipendenti over 60 e appena il 2,9% under 30. Il Bollettino di Statistica ingloba i 60enni tra gli “oltre 50 anni” quindi il raffronto con l’Italia non è perfettamente adiacente, ma fornisce comunque un trend. Dieci anni fa gli statali sopra i 50 anni erano il 32,75%, oggi invece sono il 46,33%. Meglio invece, sempre rispetto a Roma, gli under 30: il 6,51% a marzo 2011, il 7,64% a marzo 2021.  

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