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Neni Rossini: “Bene i ristori, ma ora servono stimoli alla crescita”

da Daniele Bartolucci

Il “Decreto Ristori” è finalmente in vigore e gli interventi previsti, potenzialmente, riguardano tutte le imprese di tutti i settori. “Una scelta che possiamo giudicare equa”, commenta la Presidente di ANIS, Neni Rossini. Ci sono infatti alcune misure di sostegno, come la sospensione del pagamento della quota capitale dei finanziamenti, che non tengono conto del calo di fatturato, mentre la maggior parte di esse – a partire da quelle più incisive e sostanziose – è modulata in scaglioni che prevedono misure crescenti con l’aumentare della perdita di fatturato accusata nell’esercizio 2020 rispetto all’esercizio 2019, a partire come anticipato nei giorni scorsi, dal 30%. “Si tratta di un intervento atteso da tempo”, spiega la Presidente di ANIS, “soprattutto da quelle imprese che a causa della pandemia e delle conseguenti restrizioni sanitarie, hanno subito più limitazioni alla propria operatività. Per quanto opportuni, però, è evidente che questi aiuti non possono essere sufficienti a compensare le perdite di fatturato di molte aziende, e dunque l’auspicio è che almeno permettano loro di riuscire a superare questa difficile fase, per essere pronte a ripartire nel momento in cui la pandemia allenterà la sua morsa. Obiettivo a cui oggi tendono indistintamente tutte le imprese sammarinesi, di tutti i settori, e che tuttavia non può e non deve limitarsi alla mera sopravvivenza, bensì puntare alla crescita. E deve essere lo stesso obiettivo del Governo e di tutto il Paese: i ristori, così gli interventi già predisposti per la Cassa Integrazione, ai quali va riconosciuto un contributo decisivo, hanno un’altra funzione e non è certamente quella dello sviluppo economico. Per stimolare la crescita sono necessarie politiche espansive in grado di agevolare e attirare investimenti che si devono tradurre anche in una ripresa dell’occupazione: questa è l’unica via non solo per garantire un futuro al Paese, ma anche per ripagare l’ingente debito che il nostro Stato ha contratto in questi ultimi mesi”. Per ANIS, quindi, “è fondamentale che si attivino subito tali iniziative, come stanno già facendo gli altri i Paesi occidentali, spingendo tutto il sistema San Marino verso la sostenibilità, sia per quanto riguarda l’ambiente, ma soprattutto l’economia: efficienza, innovazione, Industria 4.0, migliore interscambio con l’Unione Europea devono essere i driver su cui impostare il nostro futuro”. Un cambiamento importante, che non sarà a costo zero: “Siamo consapevoli che questo sforzo richiederà tante risorse e anche sacrifici che, per quanto necessari, saranno giustificati solo e unicamente da obiettivi condivisi”. Per quanto riguarda le risorse, “occorre rivedere quanto prima tutti quei capitoli di spesa non produttiva, sui quali da troppo tempo non si è voluto intervenire con una sana ed efficace spending review, dirottando tali impegni finanziari verso gli investimenti pubblici per ammodernare la Pubblica Amministrazione e le infrastrutture fisiche e tecnologiche. In parallelo, attraverso le grandi riforme si devono costruire impianti più stabili e sostenibili, evitando che continuino a drenare risorse preziose dello Stato e quindi a carico della collettività. Al netto dei 18 milioni di euro stanziati per questi primi ristori”, avverte la Presidente ANIS, “possiamo e anzi dobbiamo utilizzare per questi scopi le decine di milioni prese a prestito sui mercati internazionali, affinché San Marino diventi un Paese virtuoso e con un’economia sana. Poi dovremo essere bravi anche a farcelo riconoscere dall’esterno, dagli imprenditori e investitori, ma anche e soprattutto dagli altri Paesi e dagli organismi internazionali”.

REQUISITI, SCAGLIONI E MODALITÀ DI RICHIESTA

I requisiti per beneficiare delle misure di sostegno sono la regolarità del pagamento dei contributi, delle utenze, delle imposte e delle tasse ovvero l’aver definito un piano di rientro per la regolarizzazione delle eventuali morosità entro 60 giorni dalla data di scadenza per la presentazione dell’istanza.

Come detto, i “ristori” sono stati ideati in maniera modulare e progressiva, ovvero: al verificarsi di condizioni che tengono conto dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 vengono stabilite misure di sostegno agli operatori economici che abbiano subito una riduzione superiore al 30,01% rispetto al fatturato e ai corrispettivi dell’anno 2019 secondo scaglioni che prevedono misure differenti per chi ha avuto perdite dal 30% al 35%, dal 35% al 40%, dal 40% al 45%, dal 45% al 50%, 50% al 55%, dal 55% al 70% e oltre il 70%.

La domanda di moratoria sui finanziamenti deve essere inoltrata agli istituti di credito entro il 31 marzo 2021, mentre per accedere agli altri interventi sarà necessario presentare un’istanza telematica entro il 16 aprile 2021 ad una Unità Organizzativa della PA che sarà presto individuata e nelle modalità e con i contenuti definiti con apposita circolare della Segreteria di Stato competente.

LE MISURE: UTENZE, AFFITTI E CONTRIBUTI IN DENARO

Tra le principali misure previste (schematizzate nell’allegato A e B del decreto, riportati nella tabella qui sopra) la garanzia dello Stato fino ad un massimo di 20.000 euro per il pagamento degli affitti per la durata massima di 48 mesi e diverse forme di contributi a fondo perduto sulla tassa di licenza, le utenze e i contributi ISS e Fondiss, a seconda degli scaglioni. In particolare si tratta di: un contributo a fondo perduto sulla tassa di licenza 2021 e sulla tassa di occupazione del suolo pubblico 2021, un contributo a fondo perduto sulla quota fissa e sulla quota variabile fatturata dall’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici (AASS) per le utenze intestate all’operatore economico riferite all’energia elettrica, servizio idrico integrato, gas naturale, rifiuti e reflui di competenza dell’esercizio 2021; un contributo a fondo perduto sull’aliquota contributiva del reddito minimo “dovuta per l’esercizio 2021” in favore degli operatori economici sotto forma di imprese individuali o lavoratori autonomi (non cumulabile con l’intervento straordinario di cui all’articolo 14 del Decreto – Legge 26 gennaio 2021 n. 6 e comunque non cumulabile con gli altri incentivi e agevolazioni in materia previsti dalle normative vigenti); un contributo a fondo perduto sui contributi ISS e FONDISS a carico del datore di lavoro per i dipendenti in attività nell’esercizio 2021 (non cumulabile con gli altri incentivi e agevolazioni in materia previsti dalle normative vigenti); la sospensione del pagamento della quota capitale afferente a mutui ipotecari o chirografari o ad altre tipologie di finanziamenti bancari.

È altresì disposto un intervento a fondo perduto attraverso l’erogazione di una somma di denaro fino a 20.000 euro o 30.000 euro per le imprese che hanno perso rispettivamente più del 50% del fatturato nel primo caso e del 70% nel secondo caso. Di tale disposizione beneficeranno in particolare i tour operator, per i quali è stata altresì prorogata la validità dei voucher da 12 a 18 mesi.

Disposizioni speciali sono state previste per l’intera categoria degli operatori economici esercenti attività alberghiera e di servizio di alloggio che possono presentare istanza per il riconoscimento di un ristoro calcolato in base al numero delle presenze per pernottamenti persi nel 2020 rispetto al 2019 ed è determinato in funzione della classificazione (stelle).

Il decreto proroga altresì le scadenze relative al pagamento della Cartella Unica delle Tasse al 30 giugno 2021; alla dichiarazione per i sostituti di imposta e della dichiarazione dei redditi nonché il relativo pagamento dell’imposta al 31 luglio 2021; alla presentazione della dichiarazione delle attività patrimoniali finanziarie detenute all’estero e delle quote societarie ovunque detenute al 31 luglio 2021. Infine viene estesa alle cartelle esattoriali emesse dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2021 la misura relativa alla dilazione di pagamento per i debiti iscritti a ruolo, per i quali non è dovuto il pagamento di penalità ed interessi qualora si effettui il pagamento integrale alle scadenze previste oppure si ottemperi regolarmente ai pagamenti delle rate dei piani di rientro.

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