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Editoriale, San Marino: due pesi massimi per le riforme

da Daniele Bartolucci

Gian Carlo Venturini e Marco Nicolini, due “pesi massimi” per la carica più alta dello Stato. I due Consiglieri saranno infatti i prossimi Capitani Reggenti nel semestre 1 aprile – 1 ottobre 2021.

Uno dei semestri più importanti della storia millenaria della Repubblica, stante il piano vaccinale che andrà a completamento probabilmente nel mese di aprile, lasciando alle spalle – si spera – l’emergenza sanitaria che ha costretto San Marino sulla difensiva (anche troppo, ndr) per oltre un anno, ma soprattutto perché i prossimi mesi dovranno delineare davvero il futuro del Paese. Se il semestre che si sta concludendo passerà alla storia come quello della battaglia al Covid, per San Marino è stato anche quello – altrettanto epocale – del finanziamento esterno: tra prestito ponte e bond collocati, sono arrivati 490 milioni di euro freschi e spendibili. Molti, invero, sono serviti a ristrutturare il debito pregresso, e molti altri “tapperanno” la falla creata dal Covid (ristori, ammortizzatori, spese extra dell’ISS…), ma ne restano parecchi da spendere per le riforme e quelle “politiche espansive” richieste dalle imprese e in particolare da ANIS per rilanciare l’economia sammarinese. Serve però un cambio di passo, lo sanno bene gli alleati di Governo: a iniziare da Rete (che con la delega alla Sanità punta ad andare “all’incasso” quando avrà portato la Repubblica fuori dall’emergenza sanitaria), ma ancora di più il Pdcs, che vorrà togliersi di dosso la fama di “partito conservatore” e sa di giocarsi parecchio con le grandi riforme ormai inevitabili: pensioni, PA e Iva su tutte.

Ci vuole un “peso massimo” e non poteva essere che il proprio Segretario politico, sempre più in veste di “premier non ufficiale”: Venturini, appunto, a cui va il merito non solo di aver riportato la Dc ad un consenso enorme alle elezioni, ma di aver creato la maggioranza di governo forse numericamente più forte della storia, ma anche eterogenea. Tante anime che, nel momento del bisogno (o dell’emergenza) dovranno trovare maggiore sintonia e condivisione di quanto hanno fatto finora, “contagiando” – per restare in tema pandemia – con questa coesione e unità d’intenti anche il resto del Paese: le riforme, soprattutto queste, si dovranno infatti fare assieme, non se ne esce.

E servono persone determinate, che puntino all’obiettivo: Venturini, soprannominato “Caterpillar” per la sua caparbietà che si abbina a un carisma (e un’esperienza) che in pochi oggi possono vantare in Consiglio Grande; e Nicolini, che da grande appassionato della nobile arte del pugilato (che non ha niente a che fare con i pugni) conosce bene il concetto di dedizione, così come il rapporto tra sforzo e risultato.

Non è quindi un caso che siano proprio i rappresentanti Pdcs e Rete – i due “maggiorenti” della maggioranza – a guidare questo semestre: vaccinazioni che finalmente viaggiano spedite e “soldi freschi in tasca”, è ora di fare sul serio.

LEGGI QUI IL PRIMO DISCORSO DEI NUOVI CAPITANI REGGENTI

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