Home Dal giornale Editoriale, San Marino: le “ricette” non hanno confini

Editoriale, San Marino: le “ricette” non hanno confini

da Daniele Bartolucci

“Siamo di fronte a una crisi senza precedenti,  perché riguarda sia la domanda, sia l’offerta. Una crisi alla quale si sta tentando di reagire con politiche espansive, che consentono ai Governi, con la garanzia delle banche centrali, di aumentare il deficit pubblico e il debito in percentuali che non hanno precedenti storici”. Così Carlo Cottarelli all’Executive Master in Business Administration dell’Università di Udine. Non parlava di San Marino, ma anche San Marino ha scelto questa strada, con 490 milioni di euro di nuovo debito tra il prestito ponte (150) e i bond (340). Cifre mai viste a San Marino, un terzo del PIL preso a prestito dall’esterno. Una scelta difficile, ma necessaria. Come è necessario, però, che ora queste risorse vengano spese, o meglio investite come si deve. La “ricetta” di Cottarelli è semplice e perfettamente in linea con quella indicata dalla Presidente ANIS su queste pagine: investimenti pubblici, semplificazione ed efficientamento della pubblica amministrazione, riforma della Giustizia e investimenti in istruzione. Il mantra sono dunque le “politiche espansive”, che sono il contrario di quelle “misure difensive” che invece l’Italia – ma anche San Marino, fino ad ora, ndr – ha messo in campo: è vero, ammette Cottarelli, “che attenuano la botta per famiglie e imprese, ma difficilmente faranno ripartire l’economia. Ci vorrebbero misure dichiaratamente più espansive, facendo investimenti pubblici, che alimentano subito la domanda e lasciano qualcosa alle future generazioni”. Altrimenti, e questo vale per l’Italia come per San Marino, ai “figli” si lasceranno solo debiti.

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