Home NotizieSan Marino Commissione sanità: situazione del Carcere e la sistemazione nella casa di riposo

Commissione sanità: situazione del Carcere e la sistemazione nella casa di riposo

da Redazione

Si inizia dal Comma Comunicazioni in cui i commissari di minoranza chiedono chiarimenti su notizie di attualità. Il report di San Marino News Agency.

 

SAN MARINO – I lavori della Commissione consiliare riprendono con un nuovo ordine del giorno rispetto alla seduta della mattina. Si inizia quindi dal Comma Comunicazioni in cui i commissari di minoranza chiedono chiarimenti su notizie di attualità, riferite in particolare alla situazione del Carcere e alla sistemazione nella casa di riposo di una signora centenaria, cui risponde il Segretario di Stato Guerrino Zanotti.

Si passa quindi all’esame del progetto di legge “Disciplina della dirigenza medica dell’Istituto per la Sicurezza Sociale”, presentato dallo stesso Zanotti per l’assenza momentanea del collega alla Sanità, Franco Santi, in viaggio di rientro da Bologna, dove oggi pomeriggio ha incontrato l’Assessore Regionale alla Sanità Sergio Venturi. Il provvedimento presentato nasce dalle difficoltà di reperimento di personale medico specializzato nell’ospedale sammarinese, spiega quindi il Segretario di Stato. “Da più parti è emersa condivisione sulla necessità di un intervento normativo- spiega Zanotti- che potesse introdurre nuove regole per reperire professionità che non riusciremmo a reperire all’interno del nostro territorio”. Il provvedimento quindi “detta le regole per l’assunzione e gestione del personale sanitario e sociosanitario e introduce una peculiarità- prosegue- il riconoscimento del ruolo dirigenziale per i medici”.

Da parte dei commissari a livello bipartisan il provvedimento è ritenuto un passo in avanti importante per tentare di dare una risposta al problema dell’emegenza medici all’Iss, non manca però lo scetticismo per il raggiungimento dell’obiettivo e osservazioni critiche sui contenuti. Nel momento delle repliche, interviene anche il Segretario di Stato per la Sanità, rientrato a San Marino, spiegando il motivo della missione bolognese: con l’Assessore Venturi “abbiamo approfondito in particolare il tema dei rapporti tra i dirigenti- chiarisce- nell’avvicendamento tra la dott.ssa Rolli e il nuovo Direttore sanitario che sarà formalizzato nella prossima seduta del congresso, mercoledì”. Santi annuncia quindi che a prendere il posto di Rolli sarà la dott.ssa Mara Morini, già dirigente del Dipartimento di medicina del territorio della Asl di Bologna: “Ha un curriculum interessante e di spessore- sottolinea- sono convinto possa dare nuovo impulso al comitato esecutivo”. La seduta termina con la conclusione del dibattito su Pdl e riprenderà in seduta notturna avviando l’esame dell’articolato.

Di seguito un estratto degli interventi della seduta del pomeriggio del 27 agosto.

Comma 1 Comunicazioni

Guerrino Zanotti, Sds Affari Interni

Un riferimento sulla vicenda che oggi troviamo sui quotidiani nazionali relativa alla signora centenaria che è ospite della casa di riposo. Rispetto alle richieste dei commissari vanno fatte alcune precisazioni, vanno dati alcuni elementi informativi senza i quali potremmo essere spinti a fare considerazioni non aderenti alla realtà. La signora è ospite della Casa di riposo a seguito di una istanza presentata per residenza per sollievo che ha durata di 30 giorni, già raddoppiata a 60 giorni. Sono stati presi accordi con la residenza Villa Oasi e al termine dei 60 giorni la signora sarà trasferita nella struttura di Chiesanuova perché la richiesta fatta era per un periodo a tempo determinato. Per la sua permanenza a tempo indeterminato per il Casale purtroppo ci sono graduatorie, ci sono diversi anziani che hanno presentato domanda e la signora è al terzo posto in graduatoria. Se si dovesse fare una eccezione per la signora, vorrebbe dire usare un trattamento di favore nei suoi confornti per penalizzare altre persone che sono davanti a lei.

Sul carcere: gli accadimenti di due domeniche fa fanno riflettere sulla situazione interna al carcere che è stata evidenziata da tempo come critica. E’ già una esperienza angosciante anche solo fare una visita all’interno della struttura. E’ necessario porre rimedio alle criticità. Attualmente è inserito nel Programa economico 2019 e c’è volontà di andare a ragionare sulla realizzazione della nuova struttura detentiva che dovrà essere rivista come progetto rispetto quello pensato nella precedente legislatura perchè riteniamo fosse sovradimensionato rispetto alle esigenze della nostra realtà. Per la collocazione si era pensato alla zona delle Carrarie, vicino alla sede della polizia civile e su questo non ci sono novità. Al di là della struttura, vanno privilegiate tutte le iniziative che devono essere utili a una riabilitazione e rieducazioe dei detenuti, in questo senso si è intervenuti l’anno scorso con norme per consentire il lavoro esterno e dei detenuti ne già hanno usufruito.

Comma 2. Esame in sede referente del progetto di legge “Disciplina della dirigenza medica dell’Istituto per la Sicurezza Sociale”.

Guerrino Zanotti relazione progetto in sostituzione di Sds Santi

Le ragioni che hanno portato a questo Pdl sul trattamento, assunzione e gestione del personale sanitario e sociosanitario sono note a tutti: le difficoltà di reperimento di personale specializzato e anche il solo mantenimento di quello che è già al lavoro nel nostro ospedale sono sotto gli occhi di tutti. Da più parti è emersa condivisione sulla necessità di un intervento normativo che potesse introdurre nuove regole per reperire professionità che non riusciremmo a reperire all’interno del nostro territorio. Il Pdl è quindi esito di confronto a più riprese tra personale e segreteria di Stato. É il risultato di un lavoro di confronto che ha visto in prima persona operatori del settore coinvolti. Detta le regole per l’assunzione e gestione del personale sanitario e sociosanitario e introduce una peculiarità: il riconoscimento del ruolo dirigenziale. E’ questo elemento di assoluta attrattività per queste professionalità che devono essere reperite in Italia dove i medici hanno già lo status da dirigenti. L’inquadramento porta con sè elementi di riconoscimento delle professionalità dei medici, chiarezza nei trattamenti economici, possibilità di intervenire su composizione e retribuzione, spingendo di più su elementi legati all’ottenimento di risultati e meno a meccanismi automatici dell’anzianità di servizio. Aspetti indispensabili per andare a reperire professionalità in un mercato assolutamente carente. Sono stati emessi 9 bandi per il reperimento di medici e hanno risposto 14 professionisti, nessuno ha risposto al bando di reclutamento per medici pediatri. Questo problema di carenza di personale medico lo sta vivendo la stessa Italia. È un primo importantissimo passo per la risoluzione dei problemi.

Stefano Canti, Pdcs

Su questa legge che riguarda la disciplina della dirigenza medica, mi sento di fare considerazioni in termini positivi. E’ un Pdl che va incontro alle esigenze dei medici all’interno del nostro Istituto per la sicurezza sociale, esigenze che non verranno risolte tutte ma il pdl è un grosso passo in avanti. Sul reclutamento dei medici, essendoci un progetto di legge chiaro, che prevede l’assunzione, si ha un aspetto cautelativo e che dà sicurezza e con questo progetto di legge si chiudono le tipologie contrattuali concesse ad personam attraverso delibere del Comitato esecutivo. In definitiva, questo Pdl dà una certezza in più al professionista che può essere assunto a tempo indeterminato. C’è sicurezza dell’assunzione quindi. Sulle retribuzioni: in molti casi si andrà a superare il tetto dei 100 mila euro, ne prendo atto perché alcuni consiglieri all’opposizione ne avevano fatto un cavallo di battaglia, oggi che si trovano a gestire certe problematiche si accorgono che certe battaglie non andavano fatte e lo accogliamo favorevolmente. Come Dc sull’Iss abbiamo fatto tante battaglie e ne continueremo a fare a difesa del nostro welfare. Al Segretario chiedo poi se ci sono trattative n corso per un nuovo posto di direttore Sanitario dopo le dimissioni della dott.ssa Rolli, poi per avere informazioni sulla copertura del direttore ospedaliero, posto vacante da oltre un anno.

Iro Belluzzi, Ps

Certo il testo di legge è un tentativo per dare risposta e ingaggiare medici perché non escano dalla Repubblica, ma sul fatto che possa dare tutte le risposte che pensa il governo sono abbastanza pessimista. La preoccupazione enorme è che si daranno grandi retribuzioni, al di là forse delle grandi prestazioni per i pazienti sammarinesi, cercando di acquisire professionalità che con difficotlà sceglieranno San Marino per crescere la propria professionalità. Un bravo professionista ha bisogno di formarsi in contesti ampi. Il rischio è che si vada ad aprire purtroppo un contenzioso con tutta l’altra parte dei dipendenti pubblici che hanno egual professionalità anche se in ambiti diversi.

Eva Guidi, Ssd

Da tempo si è parlato qua dentro di fuga dei medici, anche se sarebbe più corretto parlare di scarsità dei medici, derivata dal numero chiuso di lauree in medicina e delle specialità. Non c’è un numero sufficiente per coprire i medici che andranno in pensione anche nei prossimi anni ed è un fenomeno destinato a incrementarsi. Oggi esplode con tutte le sue conseguenze e bisogna trovare soluzioni in fretta anche perché per formare un medico occorrono molti anni di studio e di pratica.

Alessandro Mancini, Ps

Giusto riconoscere al Segretario il merito per il confronto preliminare su questo provvedimento ma non posso non evidenziare che si tratta di un provvedimento tardivo, i problemi erano noti da tempo, ci portiamo dietro dalla passata legislatura il problema della fuga dei medici. Con dibattiti consiliari e Odg del gruppo socialista della primavera scorsa abbiamo sensibilizzato la politica per fare provvedimenti. Credevamo si potesse intervenire in certi settori anche con altri strumenti legislativi, non siamo amanti dei decreti, ma provvedimenti con carattere di urgenza potevano avere della sostanza. Oggi ci auguriamo che con questo provvedimento almeno in parte si possano risolvere i problemi.

Elena Tonnini, Rete

Dal mio punto di visto resta il problema della giungla dei contratti, non viene affrontato. Non viene affrontato con la dovuta importanza il discorso della meritocrazia, è rimandato a decreto delegato o ancora gestito dal Comitato esecutivo. Mi chiedo perché non si poteva valutare il discorso di contratto di categoria. Chi decide che dopo tre anni il contratto del professionista può essere trasformato da determinato a indeterminato? Ovvio, il comitato esecutivo.

Gian Carlo Venturini, Pdcs

Questo provvedimento è un passo importante per problematiche che stanno mettendo in difficoltà l’Iss, forse ci potevano esere soluzioni meno impattanti di quella proposta oggi. Se da una parte infatti il provvedimento dà una risposta, d’altra parte crea alcune problematiche in futuro per l’altra parte del personale del corpo sanitario, mi riferisco a biologi, farmacisti, veterinari, etc. che avanzeranno sicuramente rivendicazioni, come il restante personale sanitario e sociosanitario. Auspicavo poi, rispetto al rapporto esclusivo, che si fosse incentivato di più. Quando ha fatto due visit, il medico e ha già preso le 300 euro fissate e saranno pochi quelli che opteranno per il rapporto esclusivo.

Marica Montemaggi, C10

E’ un provvedimento che non è stato calato dall’alto, ma ha visto concertazione con i professionisti che hanno dato contributi e spunti fondamentali per far capire quali potevano essere le difficoltà effettive. E anche nel dibattito consiliare si è avuta la concertazione e speditezza necessaria. Finalmente un professionista che si approccia al nostro ospedale può avere una regolamentazione trasparente sul rapporto di lavoro, poi può essere tutto migliorabile, ma ci sono aspetti che vanno al di là della norma: ritornare a creare quel senso di appartenenza verso il nostro paese e il nostro ospedale, permettere quel radicamento che tutti noi speriamo.

Repliche

Franco Santi, Sds Sanità

Siamo a dibattere un primo passaggio, per noi importante, per risolvere criticità che da qualche tempo attanagliano la sanità sammarinese. E’ sicuramente un inizio di percorso che intende apportare al nostro sistema sanitario una nuova concezione di rapporto con i professionisti che supera in modo determinato il modello dell’anzianità di servizio per premiare secondo il metodo della meritocrazia, l’interesse del paziente, è passaggio epcolare al di là dell’aspetto economico. Nell’articolo 1 si spiega benissimo quali sono gli obiettivi che ci si prefigge, ridare al nostro Istituto per la sicurezza sociale capacità attrattiva e possibilità di inserirsi in un contesto più ampio del mercato del medico che in questa fase storica non è paragonabile ad altri momenti storici. Oggi il medico, appena concluso il percorso formativo, ha tantissime possibilità di scelta. C’è necessità di diventare competitivi in un’arena complessa dove c’è anche sanità privata. Qualcuno ha detto che siamo in ritardo, può darsi, potevamo essere più veloci nel presentare il provvedimento, ma il tempo che si è preso è stato utile al confronto serrato con tutti i protagonisti del sistema sanitario. Ci sono poi aspetti delegati a decreti, altri da verificare nella loro effettività, in particolare quellei legati alla libera professione. Ringrazio per la presentazione degli emendamenti e nel voler dare un contributo al testo, avremo modo nell’analisi dell’articolato di entrare nel merito emendamnit del governo.

Mi auguro il Pdl possa rappresentare un primo passo di percorso che ci veda protagonisti nel ridare la giusta serenità e normalità ai professionisti sanitari impegnati a San Marino e poter garantire loro un ambiente di lavoro confortevole e appagante per la loro professionalità, per dare il meglio ai cittadini. Mi scuso per non essere stato presente a inizio lavori, ero di rientro ad un incontro a Bologna con l’Assessore regionale della Sanità, abbiamo approfondito in particolare il tema dei rapporti tra i dirigenti, nell’avvicendamento tra la dott.ssa Rolli e il nuovo direttore sanitario che sarà formalizzato nella prossima seduta del congresso, mercoledì, e sarà la dott.ssa Mara Morini, già dirigente del Dipartimento di medicina del territorio della Asl di Bologna e ha un curriculum interessante e di spessore, sono convinto possa dare nuovo impulso al comitato esevutivo. Infine, l’Atto organizzativo sarà priorità da affrontare nelle prossime settimane e ci darà modo anche in Commissione di poter approfondire il tema e le scelte organizzative della direzione in cui portare il nostro sistema sanitario nei prossimi anni.

Stefano Canti, Pdcs

Ringrazio il segretario Santi per la risposta sull’avvicendamento della dott.ssa Rolli. Ci riserveremo di valutare il curriculum della persona indicata. Ripropongo poi la domanda sulla possibilità di ricoprire il ruolo del direttore ospedaliero. Prendo atto poi che c’è volontà da parte dell’esecutivo di rimettere mano alla legge della professione medica, anche noi della Dc riteniamo un provvedimento che la regolamenti sia cautelativo e attrattivo per i medici. Accogliamo favorevolmente questo aspetto e che ci sia la possibilità di approfondinenti successivi.

Elena Tonnini, Rete

Tutte le anomalie e distorsioni della libera professione continuano ad esserci con pochi benefici per l’Iss per spostarli nel privato, dove sono i controlli? E questa legge non affronta questi problemi, ma lascia margini alla discrezionalità, poi il Segretario ha altro parere su questo. C’è infine l’emendamento del governo all’articolo 29, mi auguro ci sia possibilità- e ne faccio un appello ai commissari di maggioranza- di intervenire. Si dice ‘in vista dell’adesione all’Ue’: veniamo a sapere da un emendamento a una legge su sanità che San Marino sta aderendo all’Ue. E viene introdotto il principio di totalizzazione contributi pensionistici per i cittadini europei, in realtà è deroga solo per i medici e si crea così una ulteriore categoria a parte e si rinuncia alla sovranità.

Franco Santi, Sds Sanità

Sulla libera professione si introduce discrimine tra professionista Iss che svolge libera professione in esclusiva o non in via non esclusiva, è discriminante a cascata per regolamentare in modo più puntuale il rapporto tra amministrazione e professionista che fa libera professione che dovrà rispondere del fatto o del non fatto attraverso procedure e percorsi autorizzativi e monitoraggio che già oggi sono messi in campo ma su cui effettivamente c’è da intervenire perchè non stanno funzionando come si deve. E questo avverrà con la revisione del regolamento.

Sull’emendamento citato da Tonnini condivido la sua osservazione, se ci sarà accordo dei Commissari modificheremo il testo dell’emendamento proposto.

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