Home NotizieMondo Mulè (FI) a Radio 24: “Voto a luglio? Ci tirerebbero dietro sandali, paletta e secchiello”

Mulè (FI) a Radio 24: “Voto a luglio? Ci tirerebbero dietro sandali, paletta e secchiello”

da Redazione

“Sono politicamente mortificato perché questo Parlamento non è stato in grado di dare seguito al voto degli italiani. Bisogna chiedere scusa agli italiani” A dirlo è Giorgio Mulè, Portavoce dei parlamentari di Forza Italia, a 24Mattino di Luca Telese e Oscar Giannino su Radio 24 che continua: “Per un’enorme responsabilità e incapacità di questo Parlamento gli italiani dovrebbero addirittura essere chiamati a votare a luglio, cosa che io spero non accada. Quaranta gradi, autostrade intasate e quant’altro”. Voto in sandali? scherza Telese, ma Mulè replica a Radio 24: “Ma che sandali! Ce li tireranno dietro i sandali e ci tireranno dietro paletta, secchiello e hanno ragione perché gli italiani non meritano questo. Avevamo promesso tante cose, adesso ci siamo ridotti a chiedere di tutto. È assurdo e fuori dal mondo”.

 

“TRATTARE CON DI MAIO? È STATO AVVILENTE”


“Credetemi, è stato avvilente e frustrante ogni giorno con tutte le dichiarazioni. È da due mesi che si va avanti così. Una cosa allucinante, gli italiani non meritavano uno spettacolo del genere”. A commentare con questi toni le trattative fallite tra centrodestra e Luigi Di Maio è Giorgio Mulè, portavoce dei parlamentari di Forza Italia, a 24Mattino su Radio 24. “Poi la conclusione qual è? ” – continua Mulè a Radio 24 – “Si spera nel passo di lato di Berlusconi, ma vi rendete conto? È come se tu chiedi a Giannino ‘Non mi piaci, te ne vai di lato, però la mattina mi accendi il microfono, mi porti l’acqua, mi fai bere il caffè’. Oscar lo farebbe? Non mi pare”. Poi sottolinea: “Ho sentito ieri sera Di Maio, nel suo facebook da tribuno, continuare con questa marea di insulti”, continua Mulè, intervistato a 24Mattino. “Non c’è nessun ravvedimento di nessun tipo, si continua in questa tecnica in cui con il sorrisetto si lanciano accuse assurde e si appiccicano epiteti irripetibili. Non si riconosce la coalizione e si continua a dire che non esistiamo. È veramente da far cadere le braccia”.

 

“NESSUNA POSSIBILITÀ CHE BERLUSCONI FACCIA UN PASSO INDIETRO”

 

“Il passo indietro di Berlusconi corrisponderebbe a voler totalmente dimenticare chi siamo e che cosa abbiamo chiesto. Sarebbe l’ultimo atto di una mortificazione politica”. Lo afferma a 24Mattino di Luca Telese e Oscar Giannino su Radio 24, Giorgio Mulè (Portavoce dei parlamentari di Forza Italia) a cui i conduttori chiedono di esprimere un parere da bookmaker sulla probabilità di un passo indietro da parte di Silvio Berlusconi. “Meno di zero”, risponde Mulè a Radio 24. “Perché significherebbe annullare l’identità di un partito. Significherebbe alienarsi e decidere di non esistere. Io esisto e non sono un ologramma. Sono stato eletto nei collegi uninominali con i voti di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Ci sono centinaia di senatori eletti così come me. Non siamo stati eletti nel nome di un partito, siamo eletti nel nome di una coalizione che si riconosce in un programma. E, quindi, il diritto all’esistenza politica me lo danno gli elettori e non me lo dà né Di Maio né la Casaleggio associati”.

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