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Marco Gentili, un “corto” per insegnare come si deve stare al cinema

da Redazione

Verrà proiettato dal 13 dicembre in poi in occasione del nuovo film della saga “Star Wars”. Le parole del regista.

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di Marco Grandoni

 

Ancora pochi giorni (13 dicembre) e il nuovo progetto firmato dal regista e sceneggiatore riminese Marco Gentili incontrerà gli occhi del pubblico. “La tematica del cortometraggio è su come ci si comporta al cinema. Il tema è quello di ‘Star Wars’: infatti verrà proietto prima dell’inizio del nuovo film della saga e sarà fruibile per tutta la durata delle proiezioni. I personaggi di ‘Star Wars’ spiegheranno le buona maniere da seguire in platea, ovviamente in chiave comica” spiega l’artista 28enne.

 

Come è nata la sua passione per il cinema?


“Il mio primo ricordo del cinema è legato a un regalo che mi fecero mia nonna e mia mamma, una Vhs de ‘La spada nella roccia’, un film Disney di Wolfgang Reitherman. Quel film per me è stato molto importante perché mi ha appassiono al mondo medievale e all’animazione. In quel periodo guardavo ‘Dragon Heart’ e ‘Mystic knight’, quindi, tutto ciò che prendeva spunto dal Ciclo Arturiano, che adoro. Crescendo ho cominciato sempre più ad andare al cinema: ho ancora il ricordo di mio padre che parlava con la commessa per farmi entrare a vedere ‘Jurassic Park’ di Spielberg nonostante non avessi l’età per guardarlo. Era un film che dovevo vedere assolutamente. ‘Jurassic Park’ è spesso un film che viene frainteso. Non parla solo di dinosauri, ma di genetica, di creazione, dell’uomo che cerca di sostituirsi a Dio con risultati disastrosi. Con il tempo sono entrato in contatto con le opere di due dei miei registri preferiti, Kubrick e Tarantino. ‘Arancia meccanica’ è sicuramente una tra i film che più apprezzo. Ma ho riscoperto tutta la ‘Novelle Vague’, Truffaut, Godard e i vecchi film. Ma il piacere per il cinema mi ha portato anche a scoprire le pellicole giapponesi, il mio registra preferito è Oshi. In Italia sicuramente quello che mi ha colpito di più è Federico Fellini. Il cinema d’autore mi piace molto ma sono stato influenzato anche dalle saghe più famose come ‘Star Wars’ e dal ‘Signore degli anelli’. La Disney, una costante della mia vita, mi accompagna ancora oggi: non c’è un solo film che non abbia visto. Credo che la mia passione per Disney superi tutto il resto”.

 

Come si è avvicinato alla regia?

 

“Ho iniziato per gioco nel 2013 quando mi hanno regalato la mia prima macchina digitale, se non ricordo male una Fujifilm. I miei primi video li ho caricati su youtube, ed erano legati alla mia seconda passione, la pesca. Con un po’ di pratica e passione i miei video hanno cominciato ad avere abbastanza visualizzazioni e ad essere apprezzati. Poi sono stato contattato da un canale televisivo Sky, totalmente dedicato alla pesca. Ho iniziato prima a collaborare e poi a lavorare con loro per diverso tempo. Da questa esperienza sicuramente ho imparato molto. Poi ho fatto dei corsi di regia per completare le mia formazione ma l’esperienza si fa sul campo, si può dire che la gavetta si fa ogni giorno”.

 

Cosa è il cinema per lei?

 

“Il cinema è linguaggio e come tale serve per raccontare ciò che abbiamo dentro, il pensiero deve uscire. Il cinema deve essere personalità, deve trasmettere qualcosa di creativo e personale. Fare cinema non può essere imitazione altrimenti sono solo video. Io penso che i contenuti non devono accontentare tutti ma raggiungere le persone a cui vuoi parlare. Bisogna insegnare a sapere vedere i film e non solo a guardarli. Ernest Hemingway diceva, ai produttori delle barche che comprava per andare a pescare nelle Florida Keyes: ”non insegnate ai vostri operai a fare buone barche insegnate loro ad amare il mare”. C’è una distinzione importante da fare secondo me, ovvero, il vero cinema è quello che viene visto nelle sale: è lì che si può vedere per come è stato pensato. Mentre i film possono essere visti ovunque, anche su youtube”.

 

Qual è stato il suo progetto più importante?

 

“Direi ‘Hopeless’, una web series. Questo è stato il primo vero lavoro registico e di sceneggiatura che ho fatto e che vorrei proseguire. Questo progetto l’ho portato in giro per l’Italia e mi ha fatto approdare anche ad eventi nazionali molto importanti come lo ‘Starcon’, dove ho potuto stare sul palco con l’attore che ha interpretato Radagast nel film di Peter Jackson ‘Lo Hobbit’. Una grande soddisfazione”.

 

So che ha in cantiere un progetto con Giometti. Come è nato il cortometraggio?

 

“Per coincidenza. Una sera ho fatto un cortometraggio fanmade dedicato al film ‘Annabelle’, l’ho subito caricato su youtube e ha avuto abbastanza visibilità da essere visto anche da Giometti. Mi hanno contattano chiedendomi se lo potevano mettere in sala prima del film e così è nata la collaborazione”.

 

Quali saranno i suoi progetti futuri?

 

“Sicuramente voglio continuare a fare film e cortometraggi. Vorrei nel breve periodo fare lungometraggi ma il mio sogno nel cassetto è lavorare alla regia nel campo dell’animazione perché è sicuramente la cosa che amo di più”.

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