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ABS condivide le preoccupazioni legittimamente espresse da ANIS

da Redazione

L’associazione riafferma ancora una volta la valenza e l’importanza del fattivo confronto tra tutti gli attori rilevanti della comunità sammarinese, nessuno escluso, ivi compresa Banca Centrale.

 

SAN MARINO – ABS condivide le preoccupazioni legittimamente espresse da ANIS con il comunicato diramato nei giorni scorsi, riaffermando ancora una volta la valenza e l’importanza del fattivo confronto tra tutti gli attori rilevanti della comunità sammarinese, nessuno escluso, ivi compresa Banca Centrale. ABS sosterrà pertanto responsabilmente il metodo del dialogo, senza pregiudizi verso alcuno. A tal proposito, ABS riconferma piena collaborazione alle Istituzioni della Repubblica, offrendo il proprio supporto tecnico per la ricerca di soluzioni condivise nell’interesse dell’intero sistema economico-finanziario sammarinese.

La valenza delle soluzioni già proposte da ABS avrebbe consentito al Governo di non dover fare ricorso ad una riparatoria decretazione di urgenza rispetto alle azioni di vigilanza condotte. Le azioni messe in campo da BCSM, anziché intervenire su situazioni critiche specifiche per risanarle (o per risolverle, avendo però cura di non indebolire il resto del sistema), hanno provocato gli effetti esattamente contrari. In tale contesto, ci preoccupa moltissimo che il processo a valle delle risultanze dell’AQR proceda ancora senza regole preventive.

Ad ogni modo, la comprensibile tensione dovuta alla difficoltà del momento non giustifica l’utilizzo improprio dei mezzi di informazione e, più in generale, la verbosità del dibattito politico teso, da una parte e dall’altra, a denigrare le persone e/o le imprese piuttosto che ad affrontare costruttivamente il merito delle questioni, sia pure da prospettive e da angolazioni critiche diverse. Questo modo di agire risulta lesivo della dignità della persona e contribuisce, strumentalmente, ad alimentare un clima di acredine e di scontro che si riverbera negativamente sull’immagine e sulla stabilità del sistema e del Paese.

Il diritto al dissenso è il sale di una democrazia autentica; l’uso del “fango” per delegittimare l’avversario politico ne segna la sconfitta. Nella “Terra della Libertà” tale strumento non dovrebbe avere cittadinanza.

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