“C’è una commistione diffusa tra livello legale e livello illegale, di mimetizzazione delle risorse, per cui si accetta la legalità solo fino a che non intacca i profitti attesi”. Così Franco Roberti, procuratore nazionale Antimafia a Storiacce di Raffaella Calandra su Radio 24, intervistato in occasione del 25° anniversario della strage di Capaci che aggiunge: “La corruzione è ormai lo strumento privilegiato per le mafie per entrare nell’economia legale e nelle istituzioni. Falcone lo intuiva con la sua capacità di guardare più lontano degli altri, ma non era ancora patrimonio di conoscenza affermato e diffuso nemmeno nella magistratura. L’insegnamento di Falcone è questo: seguire il denaro, seguire la corruzione, seguire il riciclaggio, seguire tutto ciò che permette alle mafie di entrare ed insediarsi nei meccanismi e nei gangli dell’economia legale per condizionarla ed inquinarla.”
Il procuratore poi afferma a Radio 24: “Io penso, seguendo proprio l’insegnamento di Falcone, che i capitali mafiosi e le mafie stesse possono essere sconfitte, non contenute, sconfitte” e aggiunge: “però è necessario un intervento prioritario, che rafforzi il sistema il sistema giudiziario penale che oggi funziona poco. Una giustizia penale che non fa abbastanza paura a chi vuole delinquere e non rassicura gli onesti è una giustizia che non funziona. E allora si approvino i disegni di legge che si sono in parlamento, si renda finalmente un servizio di giustizia efficiente” e specifica : “Siamo in attesa che il parlamento approvi il decreto che attua la IV direttiva europea anti riciclaggio e contro il finanziamento del terrorismo” e ” il nuovo decreto antiriciclaggio si occupa anche della prevenzione dell’utilizzo del sistema di moneta virtuale a fini di riciclaggio e finanziamento del terrorismo, c’è una sezione della nuova legge che si occuperà di questo”.