Il Consorzio Terra di San Marino, in collaborazione con la Segreteria di Stato per il Territorio, Ambiente e Agricoltura e all’UGRAA, sta dando avvio ad un progetto di valorizzazione.
Il Consorzio Terra di San Marino, in collaborazione con la Segreteria di Stato per il Territorio, Ambiente e Agricoltura e all’UGRAA, sta dando avvio ad un progetto di valorizzazione ed implementazione dell’agricoltura biologica a San Marino anche tramite la consulenza di esperti professionisti del settore incaricati dal Consorzio stesso al fine di supportare gli enti cooperativi agricoli e i produttori.
A tale proposito, nella serata di ieri – 15 giugno 2016 – presso la sede del Consorzio Terra di San Marino – si è tenuto il primo incontro formativo/informativo tra i tecnici esperti di agricoltura biologica e gli operatori agricoli interessati a dare avvio al progetto. L’incontro si è incentrato sulle prime nozioni di agricoltura biologica ed il suo significato, i tempi ed i metodi per la conversione dell’agricoltura convenzionale a quella biologica.
“Il progetto è decisamente complesso ed ambizioso- affermano dal Consorzio Terra di San Marino – Da una parte la Segreteria di Stato e gli uffici competenti stanno lavorando per allineare la normativa interna sammarinese a quella comunitaria, aggiornando ed integrando il quadro vigente; dall’altro ci sono gli operatori agricoli che dovranno “mettere in campo” le buone pratiche di coltivazione legate al metodo biologico con il supporto e la guida di esperti del settore. Sarebbe veramente un grande orgoglio riuscire a diventare un Paese biologico potendo così dare riflessi positivi non solo al comparto agricolo ma all’intero Paese, nuovo impulso al settore del commercio e del turismo, dell’industria, della cultura e della sanità.”
E’ stato un primo incontro molto partecipato da parte degli operatori, oltre 40 le richieste di adesione al progetto pervenute al momento, che nel corso della serata hanno posto domante e richieste di approfondimento legate elle tecniche di coltivazione, alla strumentazione necessaria, agli aspetti economici. Puntuali le risposte dei tecnici e dell’Ugraa che hanno chiarito da subito i punti di forza e di criticità del progetto, sottolineando però l’importanza della via di riqualificazione non solo in termini di qualità e salubrità del territorio ma anche gli effetti benefici legati alla salute dei consumatori. La strada della qualità era già stata tracciata grazie all’emanazione dei disciplinari produzione “Terra di San Marino” relativi alle sei filiere agrolimentari presenti in territorio e di importanti leggi dello Stato in materia, tali strumenti hanno di fatto hanno anticipato alcune delle tecniche agronomiche presenti nei regolamenti comunitari legati al biologico…ora questo passaggio segnerebbe la loro naturale evoluzione.
Il Consorzio Terra di San Marino a breve organizzerà altri incontri, sempre più specifici e legati alle singole filiere produttive agrolimentari sammarinesi, per dare un supporto tecnico e tangibile agli operatori e per consentire a tutti coloro i quali non fossero riusciti ad inviare la scheda di adesione in tempo, di potersi aggiungere al già consistente numero di soggetti interessati al progetto.