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La biblioteca dell’università: digitalizzazione del ‘Fondo young’, con 200 testi dal XIV al XIX secolo

da Redazione

Oltre 50mila pagine divise in circa 200 testi, coinvolte in un’opera di digitalizzazione che permetterà a tutti, fuori e dentro il mondo accademico, e da tutte le parti del mondo, di accedere a una delle più importanti collezioni sul tema dell’arte della memoria: il Fondo Young. Questa l’attività in cui è attualmente impegnata la Biblioteca dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino, protagonista di un progetto che terminerà con la creazione di un apposito sito web in cui saranno consultabili i testi raccolti, assecondando così le richieste che arrivano ogni anno da tutta Europa.

L’opera di scannerizzazione in corso, di cui si occupa l’azienda sammarinese Data Project, viene finanziata da Banca Agricola Commerciale ed è possibile grazie all’utilizzo di un apposito macchinario, di ultima generazione, che permette di ‘catturare’ al meglio le immagini senza danneggiare i testi, alcuni dei quali manoscritti, che risalgono a periodi collocati fra il quattordicesimo e il diciannovesimo secolo.

Si procede così in un ulteriore passo avanti per la valorizzazione della collezione arrivata a San Marino nel 1991 grazie all’intuizione di Umberto Eco, che aveva indicato nell’acquisizione del Fondo Young il modo più indicato per arricchire la biblioteca dell’Ateneo.

Il progetto, chiamato “La biblioteca della memoria – digitalizzazione della sezione antica del Fondo Young”, coinvolge uno staff di sette persone, dal coordinamento scientifico alla scannerizzazione materiale dei testi. La raccolta si distingue per essere una delle più ricche collezioni di libri, articoli e memorabilia sul tema della memoria e della mnemotecnica oggi esistenti.

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