Home NotizieMondo Tahiri su Radio 24: “Non lasceremo che l’Adriatico venga usato di nuovo come in passato dai criminali”

Tahiri su Radio 24: “Non lasceremo che l’Adriatico venga usato di nuovo come in passato dai criminali”

da Redazione

Il ministro degli interni Albanese Saimir Tahiri, raggiunto al telefono da Raffella Calandra di Radio 24 risponde alle domande della giornalista sul rapporto tra Italia e Albania nel fronteggiare il flusso dell’immigrazione. Il ministro ammette “Abbiamo una collaborazione eccezionale con l’Italia e con il ministero degli interni e il ministro Alfano nella lotta al traffico di droga, il terrorismo e la criminalità e su questo piano abbiamo pensato che dobbiamo collaborare molto di più per quanto riguarda la sicurezza in Albania, in Italia e non solo.”

Prosegue poi il ministro Tahiri su Radio 24: “abbiamo concordato con Alfano che l’Italia ci aiuta con le infrastrutture e scambiando informazioni e agendo insieme per affrontare un problema che non può essere un problema solo dell’Albania o solo dell’Italia, deve essere considerato un problema comune, una soluzione europea deve essere trovata per affrontare l’emergenza umanitaria che è alle nostre porte” sulla collaborazione e sui pattugliamenti congiunti tra Italia e Albania il ministro prosegue ai microfoni di Radio 24″ abbiamo concordato che cominceremo con scambiare informazioni e rafforzare le nostre capacità per pattugliare i confini sia marittimi che in terra che non significa poliziotti italiani in Albania però tutto è aperto a discutere e decidere insieme per fare il meglio per l’Albania e l’Europa intera e affrontare l’emergenza umanitaria degli immigrati”.

Il ministro degli interni Albanese sull’Adriatico precisa: “Noi siamo molto decisi a non lasciare che l’Adriatico venga usato di nuovo, come successe nel passato dai criminali, questo con certezza non succederà più. Siamo decisi di affrontare l’emergenza umanitaria tutti insieme, e con questo insieme non solo l’Italia e l’Albania ma intendo l’Unione Europea. Noi abbiamo un piano di emergenza per affrontare i primi momenti della crisi, se ci sarà, però poi è doveroso che si debba agire tutti insieme.” Prosegue poi il ministro Albanese su Radio 24: “Ad affrontare questo problema non bisogna fare la differenza tra paesi dell’Unione Europea o meno, però si deve trovare un sistema collettivo per affrontare un problema collettivo”. e insiste “Nessun paese ce la fa da solo, l’Italia ha provato ed è già passato dai problemi che stiamo cercando di affrontare noi, prima che venga troppo tardi, ricordate quando l’Italia si trovava da sola e anche la Grecia, questo vuol dire che una soluzione comune deve indirizzare problemi comuni”.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento