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Governatore Liguria Toti a 24 Mattino su Radio 24: “L’Italia non ratifichi il trattato di Caen”

da Redazione

“Il Parlamento non deve ratificare il trattato di Caen sulla pesca e deve richiamare i francesi al tavolo”. Così il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, ospite di 24 Mattino su Radio 24, parla del trattato firmato nel 2015 che ha cambiato i confini marittimi tra Italia e Francia. “Non ne sapevamo niente e il Governo non ci ha mai consultato, come immagino non abbiano consultato il presidente della Sardegna e della Toscana – ha aggiunto Toti -. Mi sembra un pasticcio visto che una parte del mare tra Ventimiglia e la Francia è passata sotto la sovranità francese, tra questi una fossa piuttosto importante per l’attività peschereccia di Sanremo che pesca i famosi gamberi di Sanremo. Mi auguro che si possa fare un passo indietro visto che i francesi hanno già ratificato, ma gli italiani ancora no; il trattato deve essere ratificato dal parlamento e firmato dal Presidente della Repubblica. Ho chiesto a tutti i ministri liguri e parlamentari liguri di farsi carico del problema; terrorizzare una flotta peschereccia che dà da lavorare ad alcune centinaia di persone tra indotto e diretto mi sembra francamente una follia. È una perdita che non ha alcun senso, non abbiamo nulla in cambio. Questo è uno dei tanti pasticci che il Governo ha fatto senza dire niente nessuno”.

 

RIXI, UNA PERSONA PER BENE

“Il vicepresidente Rixi è una persona per bene, per lui metterei la mano sul fuoco”. Così il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, ospite di 24 Mattino su Radio 24, parla della richiesta di rinvio a giudizio nei confronti del vicepresidente leghista della Lombardia per la gestione di fondi nella passata legislatura. “Rixi, all’epoca, era il capogruppo e quindi si è preso la responsabilità della spesa dei soldi di altre persone” ha aggiunto Toti. Quanto ai toni usati da Salvini che ha definito i magistrati ‘una schifezza’, Toti ha risposto: “I toni usati di Salvini contro la magistratura non sono toni miei. La magistratura in Italia ha fatto degli errori e che ci sia un fumus intorno a quel mondo mi sembra chiaro per come sono stati i rapporti tra politica e magistratura dal 1992 ad oggi. All’interno della magistratura ci sono delle persone che hanno condotto dei processi dove qualche dubbio lo hanno fatto nascere. Io credo che serva una riforma della giustizia per dare più ordine al sistema e una garanzia d’imparzialità un filo superiore. Non c’è riuscito il governo di centrodestra, non lo sta facendo il governo di centrosinistra. Questo è il vero male della politica”.

 

MANTENERE IN VIGORE SCHENGEN

“Sono contrario ad un controllo dei confini all’interno dell’Europa. Se l’Europa vuole essere una comunità di stati importante, i controlli vanno fatti alle frontiere quando si entra nella Comunità Europea. Il problema è stabilire dei controlli che non sono quelli che vengono fatti attualmente”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, ospite di 24 Mattino, su Radio 24. “Non è un problema di controlli tra noi e l’Austria o noi e la Francia, e quindi mi sembra giusto che rimanga in vigore il trattato di Schengen. Il problema è dare la certezza agli Stati che non sono un primo confine marittimo, come l’Austria o la Francia, di avere una circolazione di persone che sono state regolarmente identificate, cosa che però in Italia non sempre avviene”.

 

BIGNARDI A RAITRE? BUON LAVORO, MA UN PO’ DI EQUILIBRIO NON GUASTEREBBE

“Alla Bignardi auguro buon lavoro, dopodiché un po’ di più di equilibrio e di polifonia non farebbe male in questo Paese”. Così il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, ospite di 24 Mattino su Radio 24, in merito alla nomina di Daria Bignardi a Raitre. Toti continua: “Se i governi di centrodestra avessero fatto il 10% di quello che ha fatto questo governo di sinistra, dalla gestione delle banche, alle nomine delle società partecipate e controllate, fino alle nomine della Rai, credo ci sarebbero state barricate e forconi davanti a Palazzo Chigi. In questo Paese a una certa sinistra si perdona tutto e al centrodestra non si perdona mai niente.”

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