SAN MARINO – Aumentare i controlli per accertare i redditi reali dei lavoratori autonomi e quindi per combattere l’evasione fiscale. La CSU sostiene da sempre con forza questa necessità, sollevata anche dal Segretario di Stato per le Finanze nel dibattito consiliare dei giorni scorsi.
Anche gli ultimi dati sulle dichiarazioni dei redditi mettono in luce una situazione in cui un alto numero di datori di lavoro dichiara meno dei propri dipendenti. Un fatto, questo, che avviene puntualmente da anni, e che la CSU ha sempre stigmatizzato con forza, come un segnale inequivocabile di una diffusissima e generalizzata evasione fiscale.
Infatti, la stragrande maggioranza dei lavoratori autonomi negli anni scorsi ha dichiarato redditi sotto la soglia dei 25mila euro, cifra inferiore allo stipendio medio di un lavoratore dipendente. Non è tollerabile che questo avvenga anche ora che è entrata in vigore la nuova riforma fiscale, che nelle intenzioni deve dare una spallata decisiva alla evasione/elusione fiscale e iniziare a realizzare una vera equità fiscale e giustizia sociale.
Con la nuova riforma tributaria, e in particolare con la Smac, sono aumentati gli strumenti e le possibilità di accertamento dei ricavi e dei redditi dei lavoratori autonomi. Ora, oltre a verificare se gli stili di vita adottati sono compatibili con i redditi dichiarati, è possibile anche mettere a confronto i dati offerti dagli introiti registrati con la Smac con gli stessi redditi dichiarati, per verificare se vi siano valori discordanti.
In generale, per realizzare una serrata ed efficacie azione di controllo dei redditi reali del mondo del lavoro autonomo e di lotta all’evasione, il presupposto necessario è potenziare tutti gli uffici e gli organi ispettivi e di controllo, ad iniziare dall’Ufficio Tributario. Ufficio che va dotato del personale necessario e di tutti gli strumenti indispensabili per svolgere al meglio il ruolo di accertamento e verifica dei redditi reali che la stessa riforma tributaria gli attribuisce.
Allo stesso personale va garantita la necessaria formazione e un continuo aggiornamento, oltre gli indispensabili strumenti informatici e tecnologici. Questa necessità di un forte potenziamento dell’Ufficio Tributario va realizzata, peraltro, anche nella prospettiva dell’introduzione a San Marino della nuova Imposta Generale sui Consumi (IGC).
Occorre al contempo potenziare il ruolo della Smac, e risolvere il problema della tracciabilità degli acquisti fatti da turisti e visitatori occasionali, non dotati di Smac personale. Anche questa, soprattutto per un certo tipo di commercio, è una fetta importate di introiti, che se non certificata adeguatamente rischia di continuare ad alimentare l’evasione fiscale.
CSU