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Interpellanza su richiesta linea di credito: l’intervento di Cittadinanza Attiva

da Redazione

“Così è avvenuto anche per la trattativa sulla linea di credito che si sta cercando di ottenere dall’Italia. Spifferi, poche parole, incertezze che permangono”.

 

Come purtroppo accade spesso, notizie decisive per il futuro del Paese si devono venire a sapere sui giornali o in qualche trasmissione perché il Governo non ritiene mai utile riferire ufficialmente in Consiglio Grande e Generale o ai gruppi consigliari.

Così è avvenuto anche per la trattativa sulla linea di credito che si sta cercando di ottenere dall’Italia. Spifferi, poche parole, incertezze che permangono.

Abbiamo deciso di verificare. Con una articolata interpellanza.

Anzitutto per capire chi sarebbe il soggetto prestatore e di che importi si parla.

Poi per capire se questa richiesta di credito arriva per tamponare gli effetti della voluntary disclosure sul sistema finanziario oppure per continuare nella dissennata politica del debito che sta portando avanti il Governo e che potrebbe presto metterci in grande difficoltà.

Ed infine, se la motivazione fosse legata alla voluntary disclosure, per capire se, come avviene in tutta Europa, saranno le banche in prima persona a ricevere e garantire il credito (attraverso ad esempio un prestito titoli) oppure se, ancora una volta, sarà lo Stato a farsi intermediario e a fornire garanzie a fronte dei prestiti. Come purtroppo è stato fatto in tutti questi anni, creando grandi difficoltà al bilancio.

La risposta a queste tre domande sarà decisiva per capire l’impatto di questa richiesta di credito all’Italia.

Civico10 e Sinistra Unita

 

I sottoscritti consiglieri,

preso atto delle dichiarazioni rilasciate su vari media ed in recenti trasmissioni televisive da parte del Segretario di Stato per le Finanza circa una trattativa che sarebbe in corso con l’Italia per accedere ad una non meglio precisata linea di credito,

interpella il Governo per conoscere:

1. da quanto tempo siano in corso queste trattative e per quale ragione il Governo non abbia ancora ritenuto di informare ufficialmente il Consiglio Grande e Generale sull’andamento delle stesse;

2. a quanto ammonti la linea di credito che sarebbe stata richiesta e quale sia il soggetto finanziatore;

3. se si tratti di un importo “fino alla concorrenza di” oppure di un importo “pari a”;

4. quale sia la finalità della richiesta di questa linea di credito. In particolare se tale linea di credito serva a fornire sostegno alla liquidità dei soggetti finanziari durante la volontary disclosure oppure se sia finalizzata a sostenere la liquidità dello Stato o la spesa pubblica;

Nel caso la risposta alla precedente domanda sia la prima (sostegno alla liquidità dei soggetti finanziari), si chiede:

5. in che forma tecnica avverrebbero le erogazioni e chi sarebbe il soggetto italiano erogatore della liquidità;

6. se, a fronte dell’erogazione della liquidità alle banche, le garanzie saranno fornite dalle banche stesse (attraverso un prestito titoli ad esempio) oppure dallo Stato;

7. se, in caso di fallimento, siano previste forme di privilegio per il soggetto italiano erogatore della liquidità sui crediti delle banche sostenute;

8. se il Governo consideri questa situazione come provvisoria, in attesa di trattare in sede europea l’accesso diretto delle banche ai finanziamenti Bce, oppure come definitiva.

Nel caso la risposta alla domanda 4 sia la seconda (sostegno alla liquidità dello Stato o alla spesa pubblica) si chiede:

9. per quali necessità dovrebbe essere destinata, se a finanziare la spesa corrente oppure investimenti pluriennali;

10. come il Governo intenda dare risposta alla problematica dei fondi pensione, che in linea tendenziale già nel corso dei prossimi 2 anni potrebbero registrare un deficit, nonostante il contributo dello Stato, a causa del grosso ammontare di prepensionamenti nella PA decisi dal Governo;

11. se il Governo, alla luce di quanto sta accadendo attorno a noi, non consideri molto pericoloso continuare a fare debiti verso l’esterno, specialmente in un contesto di economia in contrazione.

Si richiede infine, a prescindere dalla risposta alla domanda 4, l’andamento della liquidità dello Stato e degli Enti Pubblici nei primi 7 mesi dell’anno in corso, comparandola con l’andamento negli stessi mesi dei 2 anni precedenti.

E, sempre a prescindere dalla risposta alla domanda 4, si chiede se siano già predeterminate le modalità di rientro dal prestito (tempi, tassi, ecc…) o se la questione verrà valutata caso per caso a seconda delle necessità.

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