“Nella proposta di legge non è certamente messa in pericolo la libertà sindacale, anzi, questa viene esaltata perché finalmente resa certa e trasparente”.
ANIS invita tutti ad una maggiore responsabilità nel dialogo sulla rappresentatività, Un dialogo, scrive l’Associazione, deve “essere maggiormente ragionato e pesato”.
“Nella proposta di legge non è certamente messa in pericolo la libertà sindacale, anzi, questa viene esaltata perché finalmente resa certa e trasparente. Al contempo auspichiamo finisca presto l’idea dei sindacati autoreferenziali, che possono continuare a fare ciò che vogliono, senza interpellare i destinatari dei loro accordi. In questi mesi abbiamo fatto passi importanti nella direzione giusta”.
CSdL, CDLS, USL e ANIS, nel recente rinnovo del contratto collettivo dell’industria, hanno dichiarato i rispettivi iscritti credendo davvero nel principio della rappresentatività.
“Per tutti noi è pacifico, tutti devono legittimamente partecipare ai tavoli del confronto, ma ognuno per chi rappresenta. Per favore non facciamo confusione e non scomodiamo la democrazia perché si tratta solo di serietà. Anche la questione delle modalità di finanziamento andrebbe superata con coraggio. In qualunque forma sia, dovrebbe essere un vero e chiaro contributo volontario, superando l’attuale sistema del silenzio assenso. Questo anche per rendere chiaro a tutti chi vuole davvero aderire ad un sindacato ma in particolare per esaltare l’autonomia e l’indipendenza delle organizzazioni. Su questo tema desideriamo ribadire che ANIS è sempre stata contraria al finanziamento pubblico dei sindacati come, purtroppo, ancor oggi avviene. E’ quindi davvero necessario superare la norma che consente i distacchi. Le ragioni sono molteplici: in primo luogo, si da adito al dubbio che tali concessioni possono condizionare l’autonomia dell’organizzazione stessa; in secondo luogo, non si giustifica più porre a carico del bilancio pubblico i costi che ne derivano, peraltro elevatissimi. Serve maggior coraggio e lungimiranza. Proviamoci tutti insieme”.