Tutto esaurito al Teatro Titano ieri sera per la prima dello spettacolo realizzato da Bradipoteatar su testi di Massimo Rastelli.
Tutto esaurito al Teatro Titano ieri sera per la prima di “Panem”, lo spettacolo realizzato da Bradipoteatar su testi di Massimo Rastelli.
Emozioni forti hanno toccato il pubblico dall’inizio alla fine di un racconto che ci ha portato a vivere le fasi più drammatiche del passaggio del fronte di guerra a San Marino.
Le storie vissute dei cittadini di Casole, Santa Mustiola, Città, Borgo protagonisti degli eventi quotidiani, trasformate in angoscia per la paura dei bombardamenti.
Povertà e valori forti sono posti al centro di un’azione scenica straordinariamente efficace che ha nel ‘pane’ e nell’accoglienza due dei significati in cui si sostanzia la vita dei quei mesi dolorosi.
In questi giorni, in cui si discute della possibilità di dare accoglienza agli emigrati provenienti dall’Africa, il ricordo di quanto San Marino ha fatto nella storia, dovrebbe rimuovere ogni dubbio.
L’accoglienza dei profughi per San Marino è un valore fondativo e “Panem” dimostra come una comunità povera di non più di 15mila abitanti abbia aperto le porte e le proprie mense a 100mila rifugiati.
Riduzioni teatrali di ‘Panem’ verranno replicate il 29 agosto presso i giardini di Palazzo Graziani in occasione della presentazione dei progetti museali che in forma permanente rappresenteranno gli anni vissuti da San Marino nella seconda guerra mondiale, e, con il titolo “Panem nostrum” il 30 settembre all’interno della Chiesa e Convento di San Francesco.
Il successo che stanno riscuotendo le manifestazioni “Cibo per l’uomo” (il programma dei 35 eventi può essere scaricato dal web www.istruzioneecultura.sm o richiesto in forma cartacea presso la Segreteria di Stato), rappresenta un contributo solido dell’antica Repubblica al dibattito aperto a livello internazionale dall’Expo di Milano.