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Convegno delle Associazioni Europee di Dislessia, le parole del segretario Morganti ai Reggenti

da Redazione

L’intervento di presentazione del Segretario Istruzione e Cultura ai Capitani Reggenti in occasione del Convegno delle Associazioni Europee di Dislessia riunite in questi giorni a San Marino.

 

Eccellenze,

la scorsa settimana abbiamo avuto l’occasione di conoscere il Commissario Europeo per i Diritti Umani, Nils Muiznieks, e il suo gruppo di valutatori. Nelle due ore di colloquio prima che incontrasse le associazioni che si occupano di inclusione sociale, l’Autorithy e la Commissione per le Pari Opportunità, abbiamo potuto indicargli quali strade avesse scelto la Repubblica di San Marino in materia soffermandoci in particolare sulle metodologie adottate in ambiente scolastico e sugli studi che la nostra Università sta portando avanti.

Non c’è stato bisogno di grande sforzo da parte nostra, il Commissario infatti conosce perfettamente la realtà sammarinese e, alla fine dell’incontro, ci ha consigliato di sintetizzare tutto quanto avevamo discusso e di trasformarlo in una relazione da presentare alle Nazioni Unite, perchè ritiene l’esperienza di San Marino esemplare per gli altri Paesi.

Il Commissario Europeo non si riferiva solo alle recenti leggi che il Consiglio Grande e Generale ha varato in materia di Inclusione Sociale in applicazione della Convenzione Onu per i Diritti delle persone con disabilità, ai provvedimenti attuativi che hanno istituito l’amministratore di sostegno e il decreto per l’inclusione scolastica che introduce le nuove norme affinchè il rapporto con le diversità possa diventare sempre più arricchente per l’intero mondo della scuola.

Muiznieks si riferiva neppure alle sole regole che ci siamo dati affinchè gli insegnanti siano tenuti a mettere in pratica progetti educativi personalizzati capaci di recepire le diverse modalità di apprendimento degli alunni fornendo loro tempi, attenzioni, strumenti, tecniche particolari in grado di superare gli assurdi scogli generati dall’omologazione della didattica che fino a ieri pretendeva, usando schemi precostituiti, di selezionare i migliori affermando un anacronistico criterio di merito basato sui voti.

Il Commissario si riferiva sopratutto alle sperimentazioni che ormai a macchia d’olio si sono diffuse nell’intero mondo scolastico producendo magari anche qualche errore, ma di certo molti risultati positivi.

Una vera cultura della particolarità sta crescendo nel Paese, sia nel settore pubblico, la scuola in particolare, ma anche in quello privato dove le associazioni e i gruppi di lavoro specializzati stanno apportando competenze e entusiasmo.

Tutto questo aiuta a comprendere e a comprendersi.

Eccellenze,

un contributo essenziale affinchè il nostro Paese possa compiere passi così importanti lo sta dando la nostra Università e, nel caso specifico, il dipartimento della Formazione, oggi Dipartimento delle Scienze Umane, che da anni investe risorse professionali nello studio dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento, incentivando la ricerca e verificando, nel corso dei campus estivi, la sua applicazione. E lo darà ancora di più a partire da ottobre quando verranno istituiti i corsi per acquisire le competenze necessarie nel campo dell’inclusione per poter accedere alla professione dell’insegnamento.

Il Convegno che ospitiamo in questi tre giorni riunisce le Associazioni Europee che si occupano di Dislessia per confrontare esperienze e risultati e ascoltare le novità della ricerca direttamente dai massimi scienziati della psicopatologia dell’apprendimento.

San Marino crocevia delle culture e terra di applicazione sperimentale, è al centro del dibattito mondiale che cerca soluzioni ad una delle problematiche che limitano la possibilità di molti nel conseguire successo scolastico e sociale.

Se siamo a questo punto lo dobbiamo ai tanti che si sono appassionati, ma soprattutto alla competenza e alla determinazione del Prof.Giacomo Stella, una delle più preziose figure della nostra università.

In questa occasione vorrei svelare anche un piccolo/grande obiettivo che ci stiamo ponendo portando avanti un’azione così determinata sulle disabilità, sui disturbi dell’apprendimento e sui bisogni educativi speciali.

Se infatti l’obiettivo principale è quello di non creare emarginazione, dando a tutti le medesime opportunità e le medesime possibilità per coglierle, generando ambienti inclusivi si determina un cambio di paradigma per cui accade che l’eguaglianza, la solidarietà, il rispetto tornano ad essere valori forti, fondativi di una cultura capace di vincere la sfida sul declino di una società che si sta perdendo nella rincorsa di falsi miti.

 

Giuseppe Maria Morganti, segretario di Stato all’istruzione e cultura

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