Home NotizieSan Marino CGG, dibattito sulla nomina di Maurizio Faraone a comandante della Gendarmeria

CGG, dibattito sulla nomina di Maurizio Faraone a comandante della Gendarmeria

da Redazione

La proposta del Governo è stata approvata. Il report dell’agenzia Della Torre.

 

I lavori consiliari sono ripresi dal dibattito sulla nomina di Maurizio Faraone a comandante della Gendarmeria. La proposta del Governo è stata approvata. Respinto invece l’ordine del giorno di Sinistra Unita e Civico 10.

Mario Lazzaro Venturini (Ap): La proposta di Faraone ha alcuni aspetti positivi. Tra questi le qualità del nome prescelto. Il dottor Faraone è una persona perbene, che ha deciso di viaggiare a basso profilo come deve fare una persona che ricopre un ruolo delicato. Un servitore dello Stato che ha agito bene e in silenzio. Una persona che ha rapporti con l’esterno e che è stata una dei protagonisti dell’accordo tra le Forze di Polizia italiane e sammarinesi. Io non capisco cosa ci sia da scandalizzarsi se la proposta è giunta dal Governo. Chi doveva fare la nomina? Io trovo singolare il metodo che alcune forze di opposizione avrebbero voluto adottassimo: riunire insieme Forze Militari, Governo e anche il Tribunale per nominare il nuovo comandante della Gendarmeria. Per nominare il direttore generale dell’Iss il Governo deve convocare gli Stati Generali della Sanità? Sono vie proponibili? Non so, io me lo domando. Relativamente al doppio incarico ho già detto che non potevamo permetterci di risolvere un problema, nominare il comandante della Gendarmeria, per poi aprirne un altro ossia lasciare vacante il ruolo di direttore di Interpol. Io non penso che il doppio incarico per un periodo di tempo a termine possa presentare chissà quale problema. Al di là di tutto restano le qualità della persona. Si è parlato poi del fatto che il dottor Faraone abbia lavorato per i servizi segreti e dunque sarebbe rimasto fedele ad essi. Noi abbiamo avuto molti comandanti carabinieri e sappiamo che, questi, sono nei secoli fedeli all’Arma. Andrebbe fatto un discorso più ampio. Non vogliamo più rivolgerci a professionisti italiani perché temiamo possano continuare a lavorare per le istituzioni italiane? Questione retribuzione: lo stipendio del dottor Faraone è un po’ inferiore alle cifre indicate. Il dottor Faraone soprattutto non percepirà un’indennità di 23 mila euro all’anno che erano state riconosciute al generale Gentili.

Alessandro Mancini (Ps): Voglio sottolineare alcuni passaggi positivi. E lo faccio con soddisfazione perché è una delle poche situazioni in cui c’è stata collaborazione tra forze politiche consiliari. Quando si affrontano temi delicati come questo non è la maggioranza di turno che deve decidere. Il Ps si dice soddisfatto della nomina di Faraone. Proposta positiva. In questi anni Faraone ha svolto nel migliore dei modi la propria funzione di direttore di Interpol. Adeguato alle funzioni che aveva e grande rispetto per le istituzioni. Il recente passato ci ha portato a episodi poco gradevoli. Con Faraone non accadrà più.

Gerardo Giovagnoli (Psd): Grande fiducia Psd e maggioranza per la caratura del personaggio. Figura di garanzia della messa in pratica dei punti indicati dalla politica. Abbiamo onorato l’impegno che ci eravamo presi di riuscire a fare la nomina con velocità. Il dottor Faraone resterà a guidare anche l’Interpol perché c’è un ragionamento di tempi e opportunità che ci impongono di non lasciare scoperto un organo importante come è appunto l’Interpol. C’è una convergenza positiva.

Marco Gatti (Pdcs): Abbiamo necessità di avere dei corpi che facciano un riordino interno, di maggior coordinazione, di definire una centrale unica, di fare formazione ai vari livelli. Questo non può competere a un solo uomo, che non può essere la soluzione. Da oggi chi ha responsabilità nei corpi di polizia deve fare uno sforzo per coordinarsi al meglio. E’ doveroso nei confronti della cittadinanza. La figura di Faraone è ampiamente, anche se non totalmente, condivisa. Questo diventa quindi un mandato forte del parlamento. Il coordinamento è una delle priorità, affinché vengano meno le sovrapposizioni, che non vanno nell’interesse di tutelare l’ordine pubblico. Ora va nominato il direttore di dipartimento delle forze di polizia.

Repliche

Pasquale Valentini, segretario di Stato agli Affari Esteri: Abbiamo fatto due dibattiti: alla fine del primo abbiamo votato un odg nel quale abbiamo detto no alla nomina senza un comma nel Consiglio successivo. Al termine del secondo c’è stato un odg con indicato cosa deve fare chi è incaricato di guidare la gendarmeria per concretizzare gli orientamenti espressi all’interno di quel documento. Il Congresso Militare ha riconosciuto che l’odg sintetizzava le priorità da attuare nei corpi. L’unico problema adesso è dare corso in maniera veloce alla nomina del comandante e fare quadrato attorno a lui per realizzare quanto nell’odg è previsto.

Andrea Zafferani (Civico 10): Abbiamo deciso cosa deve fare il comandante, non cosa dobbiamo fare noi. Continuiamo a non fare il nostro lavoro dando gli indirizzi politici in materia di sicurezza.

Pasquale Valentini (Segretario di Stato agli Affari Esteri): Zafferani parla del suo odg, ma se legge quello precedentemente votato nota che ci sono dei capitoli in cui il Consiglio ha espresso gli orientamenti che vanno attuati per il riordino dei corpi, il coordinamento e la creazione della centrale operativa. Se diamo attuazione a queste cose, le indicazioni ci sono.

La nomina di Maurizio Faraone a comandante della Gendarmeria è approvata a maggioranza

L’ordine del giorno presentato da Sinistra Unita e Civico 10 invece è bocciato: 11 favorevoli, 42 contrari, 1 astenuto.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento