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Precisazioni in merito alle vendite sul territorio sammarinese da parte di Amazon

da Redazione

Segreteria Finanze: “Di fatto Amazon opera cessione di beni nel territorio della Repubblica in violazione della Legge 40/72 e successive modifiche, ossia senza versare l’imposta sulle importazioni cd. monofase sui beni venduti”.

 

SAN MARINO – La Segreteria di Stato per le Finanze interviene in merito alle notizie di blocco delle merci vendite sul territorio sammarinese da parte di soggetti esterni tramite web, nel caso specifico da parte di Amazon.

Da diversi mesi, attraverso vari canali, era in corso un monitoraggio della situazione delle vendite sul territorio sammarinese anche a seguito di ripetute segnalazione di privati ed operatori economici.

La Segreteria di Stato Finanze e Bilancio ha attivato nei mesi scorsi contatti con Amazon per segnalare l’irregolarità delle vendite ed indicare le modalità di regolarizzazione al fine di potere continuare nella propria attività commerciale sul territorio sammarinese. Di fatto Amazon opera cessione di beni nel territorio della Repubblica in violazione della Legge 40/72 e successive modifiche, ossia senza versare l’imposta sulle importazioni cd. monofase sui beni venduti.

Nei giorni scorsi, l’Ufficio Tributario, nell’esercizio delle sue funzioni, ha disposto, con l’ausilio delle Forze di Polizia, controlli al fine di accertare e verificare l’ingresso in territorio sammarinese di tali merci e la relativa regolarità.

In data 9 dicembre u.s. le Forze di Polizia, a seguito di attività delegata dall’Ufficio Tributario hanno disposto, ai sensi del secondo comma dell’art. 18 della legge n. 40/72, così come sostituito dall’art. 8 della legge n. 20/2000, il sequestro in territorio di un carico di merci trasportate da un corriere italiano, contenente merci cedute da Amazon destinate ad essere consegnate a vari soggetti sammarinesi, merci accompagnate da documentazione commerciale dalla quale, dalle prime verifiche eseguite, non risulta addebita alcuna imposta, né imposta sammarinese, né IVA.

Ai sensi della normativa sopra citata l’Ufficio Tributario, entro 72 ore dal ricevimento dell’atto di sequestro deve depositare alla cancelleria del Tribunale Commissariale richiesta motivata di convalida della misura e il Commissario della Legge deve pronunciarsi entro il termine prescritto dalla legge.

Si precisa che le leggi vigenti non prevedono sanzioni a carico del consumatore finale.

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