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Casa di riposo, da Segreteria Sanità e Direzione ISS nessuna risposta a FUPS CSdL

da Redazione

Il Direttivo FUPS-CSdL esprime una forte critica alla Segreteria di Stato per la Sanità e alla dirigenza dell’ISS per la mancanza di risposte rispetto alle complesse problematiche della casa di riposo, problematiche che si sono ulteriormente aggravate con l’allungamento della lista di anziani in attesa (a quanto ci risulta ammontano a circa 35).

Nonostante ripetute sollecitazioni e lettere, a cui non è giunta nessuna riposta, è dall’incontro del 12 marzo che le Federazioni Pensionati attendono di conoscere come si svilupperà il piano triennale, illustrato dalla Segreteria Sanità e dalla Direzione Generale ISS, per arrivare ad una struttura unica a Fiorina, edificio nuovo composto di due reparti per complessivi 110 posti, trasferendo gli ospiti della casa di riposo di Cailungo in quella di Fiorina. Ciò prevedendo una gestione interamente pubblica. Il sindacato ritiene questo periodo di tre anni troppo lungo; comunque si raggiungerebbe l’obiettivo ultimo sostenuto da sempre, che è la gestione pubblica di un servizio molto delicato a favore dei non autosufficienti, che sono persone non più in grado di difendersi da sole.

Recentemente abbiamo letto sulla stampa che c’è un gruppo consiliare (mentre tutti gli altri tacciono) che sollecita il Governo a dare risposte al problema casa di riposo, ma non dice da che parte sta, perché ci sono due posizioni in campo sul tipo di gestione: pubblica (come sostengono le Federazioni pensionati) o privata. Non basta limitarsi a chiedere, occorre anche proporre…

In generale anche questo Governo ha preso la brutta abitudine di non rispondere alle diverse richieste di incontro fatte dalla CSU su tanti problemi aperti che richiedono anche la partecipazione dei lavoratori e dei pensionati; il confronto negato dal Governo invece è necessario, perché la politica da sola non può risolvere i grossi problemi che il nostro paese sta vivendo, a cominciare dal lavoro che non c’è e dalla riduzione, non dichiarata, dello stato sociale. Nel paese continuano ad esistere disuguaglianze non più accettabili tra le fasce sociali più in difficoltà, con in testa i quasi 1.500 disoccupati e le loro famiglie, e i furbi che per tanti anni non hanno fatto il loro dovere democratico sul piano fiscale in ragione dei loro redditi e patrimoni. Anche questa è una questione morale!

Noi pensionati e anziani partiamo dal principio che si deve dare la possibilità a tutti di vivere degnamente con un lavoro e comunque con un reddito minimo; non è solo una questione economica di sussistenza, ma soprattutto ne va della dignità delle persone. Per queste ragioni i pensionati esprimono tutto il loro sostegno e volontà di partecipazione alla campagna di sensibilizzazione sindacale “Sviluppo e lavoro adesso” che la CSU sta portando avanti nel paese.

 

Comitato Direttivo FUPS-CSdL

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