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San Marino, il percorso verso una maggiore integrazione europea

da Redazione

Pasquale Valentini: “Occorre avere consapevolezza che in questo gioco fra le parti la paura può anche essere sinonimo di ‘perdita di opportunità’ e che non è ipotizzabile pensare al futuro collocandosi al di fuori di una fitta rete di relazioni internazionali”.

 

SAN MARINO – In occasione della Festa dell’Europa, che il 9 maggio di ogni anno celebra l’anniversario della storica dichiarazione Schuman, il Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Pasquale Valentini, ha incontrato oggi la stampa per parlare d’Europa, con particolare riferimento all’attuale percorso che vede la Repubblica impegnata verso una maggiore integrazione europea.

Ricordando la forte spinta ideale che ha portato i Padri Fondatori alla costituzione delle prime istituzioni a livello europeo su base economica (CECA e CEE) e il successivo crollo del Muro di Berlino, Valentini ha sottolineato l’opportunità che l’Europa rimanga saldamente ancorata allo spirito che ha riunito i paesi europei nell’obiettivo del raggiungimento della pace, della stabilità e della sicurezza sull’intero continente. A maggior ragione oggi, di fronte a uno scenario europeo che pone sfide pesanti per i numerosi conflitti in atto in tutta la Regione, a partire dalla crisi in atto in Ucraina, che rivendica più che mai l’assoluta necessità di far propri i valori comuni sui quali l’Europa è stata fondata.

Partecipando alla 124° sessione del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, che si è tenuta nei giorni scorsi a Vienna, il Segretario di Stato ha rivolto tale messaggio ai numerosi ministri degli affari esteri dei paesi membri, intrattenendo con alcuni di essi incontri bilaterali che hanno consentito di fare il punto sull’attuale stato di avanzamento del percorso che San Marino sta conducendo in ambito UE. In particolare, Valentini ha incontrato Sebastian Kurz, Ministro degli affari esteri della Repubblica d’Austria e presidente uscente del Comitato dei Ministri, dal quale ha ottenuto rassicurazioni e disponibilità ad accompagnare San Marino nel percorso europeo. A tale incontro è seguito il colloquio con il vice Ministro degli esteri spagnolo, Gonzalo de Benito, già a conoscenza del comune cammino dei tre piccoli paesi europei, che ha assicurato la miglior collaborazione. Nell’ambito della ministeriale, Valentini si è anche incontrato con il Ministro degli esteri italiano, Federica Mogherini, con la quale è stato confermato l’effettivo rilancio delle relazioni bilaterali, che sarà ulteriormente sottolineato con la visita di Stato del Presidente della Repubblica italiana nel prossimo mese di giugno.

Valentini ha sintetizzato poi una serie di adempimenti formali previsti da specifici atti politici, fra cui l’Ordine del Giorno approvato dal Consiglio Grande e Generale in data 24 gennaio 2014, in risposta alla decisione della Commissione europea. Ai sensi di quanto disposto dalla delibera del Congresso di Stato dello scorso 29 aprile, il Governo ha provveduto alla designazione del capo negoziatore per l’imminente mandato che verrà conferito per l’avvio della trattativa di un accordo di associazione; ha potenziato il Dipartimento Affari Esteri, con funzioni di coordinamento del lavoro in atto; ha nominato il gruppo tecnico interdipartimentale, che dovrà seguire le fasi del negoziato, così come i consulenti esterni che affiancheranno coloro che già prestano la loro opera; ha stabilito il coinvolgimento del tavolo di sviluppo, come ambito di confronto sistematico e permanente; ha previsto uno specifico piano di comunicazione, nonché ipotesi di percorsi formativi in collaborazione con l’Università degli Studi. A tal riguardo, e in considerazione delle risorse umane richieste per affrontare il futuro percorso, si procederà nell’immediato con bandi di selezione o concorso per reperire e formare nuove competenze a favore dell’amministrazione pubblica ma anche delle realtà economiche e sociali.

Il Segretario ha poi identificato le fasi che hanno segnato gli ultimi anni di questo percorso, a partire dalla fine del 2012, con la predisposizione del questionario sottoposto dai Servizi della Commissione europea che, con il coinvolgimento di tutti i dipartimenti della Pubblica Amministrazione, ha prodotto una mole di lavoro notevole, e i passi che sono ancora da affrontare. Preliminare all’avvio del negoziato è lo stadio di verifica della corrispondenza fra la legislazione europea e quella sammarinese riguardo alle problematiche di interesse per valutare il livello di adeguamento del Paese all’acquis comunitario. Al fine di definire una posizione negoziale, occorre, in questa fase, considerare altresì il collegamento dell’accordo di Associazione con quelli già in atto con l’UE e con l’Italia, ma soprattutto aver ben chiaro quali argomenti e quali questioni porre all’attenzione europea, la loro sostenibilità, valutando l’aspetto della reciprocità nelle materie oggetto di trattativa e ponderando le prerogative sulle quali invece non si è disposti a derogare, a salvaguardia dell’essenza stessa del nostro Stato.

“Occorre avere consapevolezza” – ha concluso Valentini – “che in questo gioco fra le parti la paura può anche essere sinonimo di ‘perdita di opportunità’ e che non è ipotizzabile pensare al futuro collocandosi al di fuori di una fitta rete di relazioni internazionali”.

Il Responsabile della politica estera sammarinese ha evidenziato infine come l’Unione Europea valuti positivamente e con estremo interesse l’accordo di associazione come modello per altre forme di associazione future e per il rapporto nuovo e significativo che promuove fra i piccoli Stati e la stessa UE, che si eleva ben al di sopra dell’attuale relazione bilaterale.

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