Sono grata alla Segreteria di Stato per l’Industria, l’Artigianato, il Commercio e la Ricerca che mi ha tempestivamente informata dell’inesattezza delle mie informazioni riguardo all’immobile preso in locazione dallo Stato per la sede dell’incubatore d’impresa del Parco Scientifico e Tecnologico, oggetto di una mia interrogazione al Governo. Quello locato non ha la copertura in eternit, problema invece che coinvolge un complesso di capannoni industriali situato proprio di fronte all’immobile interessato, che consiste invece in una palazzina di recente costruzione immune da ogni sospetto di rischi per la salute e di oneri a carico della parte pubblica per la sua bonifica.
Smentisco dunque le mie affermazioni di ieri rivelatesi erronee, e mi dispiaccio per averle divulgate alle stampa con troppa precipitazione dando luogo a un inutile allarme.
La vicinanza dei due immobili è la fonte di questo malinteso che comunque ha avuto il merito di riportare alla ribalta una questione annosa, avvertita con molta partecipazione e sofferenza dai cittadini che abitano e lavorano a Rovereta, nella zona ancora soggetta al pericolo della diffusione aerea dei filamenti di amianto, sostanza altamente cancerogena. Un sopralluogo effettuato questa mattina e che – ammetto – avrei dovuto fare prima per accertare la veridicità delle segnalazioni ricevute, mi ha confermato la validità delle rassicurazioni formulate dalla Segreteria di Stato, ma ha anche confermato che nell’area il problema esiste ed è serio. Parlando con alcuni cittadini ho toccato con mano la loro preoccupazione che merita risposte più celeri di quelle che la proprietà sta già mettendo in atto con la ristrutturazione purtroppo solo di una parte del complesso industriale con la copertura incriminata.
Francesca Michelotti
